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Taranto

VeraLeaks denuncia criticità ambientali per lo stop dell’Altoforno 4: “Rischio emissioni non monitorate”

Il fondatore dell’associazione ambientalista Luciano Manna segnala alle autorità competenti possibili rilasci di gas nocivi durante la fermata dell’impianto prevista per il 10 novembre. Un appello al controllo e alla trasparenza

Ex Ilva

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TARANTO - È una denuncia ambientale, non un allarme sociale, ma è soprattutto una previsione nefasta quella presentata da Luciano Manna, fondatore dell’associazione VeraLeaks, che segnala alle autorità competenti una presunta criticità legata alla fermata programmata dell’Altoforno 4 di Acciaierie d’Italia, prevista per domenica 10 novembre. Secondo Manna, lo stop dell’impianto potrebbe comportare il rilascio in atmosfera di gas nocivi in assenza di adeguati sistemi di captazione e trattamento.

L’attivista sottolinea che, durante la fase di spegnimento dell’altoforno, sostanze come monossido di carbonio (CO), anidride solforosa (SO₂), biossido di azoto (NO₂) e idrogeno solforato (H₂S) verrebbero disperse nell’aria attraverso le valvole di sicurezza (bleeder), mentre la scoria prodotta dall’impianto verrebbe trattata a cielo aperto, in mancanza – sostiene Manna – di pompe di aspirazione adeguate nel sistema di granulazione della loppa.

La segnalazione di VeraLeaks richiama anche l’attenzione sulla presunta assenza di registrazioni e quantificazioni delle emissioni transitorie, ovvero quelle prodotte durante le fasi di fermo e riavvio degli impianti. Un vuoto di monitoraggio che, secondo l’associazione, impedirebbe agli enti di controllo di misurare con precisione l’impatto ambientale di questi eventi.

Manna ricorda inoltre che, secondo quanto previsto nelle Autorizzazioni Integrate Ambientali (Aia) del 2011 e del 2012 e in quella scaduta nell’agosto 2023, il gestore dell’impianto era tenuto a quantificare le emissioni di H₂S e SO₂, considerate tra le più pericolose per la salute umana. “Oggi – scrive il fondatore di VeraLeaks – non è chiaro se tali obblighi di monitoraggio siano stati rispettati e quali misure siano attualmente in vigore per garantire il controllo delle emissioni”.

A sostegno della denuncia, l’associazione cita un verbale di ispezione dell’Ispra che, in passato, aveva riscontrato il fuori servizio del sistema di condensazione dei vapori della loppa presso l’altoforno 4, dovuto – si legge nel documento – a “un disservizio meccanico di entrambe le pompe slurry”. Il sistema, dunque, risultava “fuori esercizio” al momento del sopralluogo.

Secondo quanto riportato, tra il 28 maggio e il 19 ottobre 2024, il gestore avrebbe effettuato 295 operazioni di granulazione della loppa senza condensazione dei vapori, un aspetto su cui Arpa Puglia avrebbe richiesto chiarimenti, restando tuttavia in attesa di riscontro.

Con questa segnalazione, VeraLeaks intende sollecitare maggiore trasparenza e tempestività nei controlli ambientali.

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