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Taranto

l’Autorità Portuale: “Nessun rischio amianto, si tratta di normali materiali di scavo”

L’AdSP del Mar Ionio chiarisce: attivate tutte le procedure di sicurezza previste per legge, il materiale sarà smaltito in discariche autorizzate

Il porto di Taranto

Il porto di Taranto

TARANTO - L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio – Porto di Taranto ha diffuso una nota ufficiale per chiarire la situazione relativa alla presunta presenza di amianto nell’area portuale, oggetto di attenzione pubblica nelle ultime ore.

L’ente portuale precisa che non esiste alcuna condizione di rischio ambientale o sanitario legata alla presenza di amianto nel porto. Le segnalazioni diffuse si riferirebbero, infatti, ai cumuli di terreno di scavo prodotti dai lavori in corso per la realizzazione della rete di raccolta, collettamento e trattamento delle acque piovane nelle aree comuni del porto, un intervento strategico inserito nel piano di modernizzazione delle infrastrutture portuali.

Nel dettaglio, durante le verifiche di routine previste per gli scavi effettuati all’interno dei Siti di Interesse Nazionale (SIN), come nel caso del porto di Taranto, alcune aliquote di terreno sono risultate potenzialmente contaminate da fibre di amianto in quantità residuale. Si tratta, precisa l’Autorità Portuale, di un esito tecnico che ha comportato l’immediata attivazione delle procedure previste dalla legge per la corretta gestione del materiale.

Il piano di lavoro, redatto dall’impresa esecutrice e approvato dagli uffici competenti dell’ASL-SPESAL, prevede la rimozione, messa in sicurezza e smaltimento del materiale presso discariche autorizzate. Tutte le operazioni vengono eseguite sotto la vigilanza congiunta dell’AdSP, della Capitaneria di Porto e dei servizi sanitari territoriali, nel pieno rispetto delle normative ambientali.

L’Autorità sottolinea inoltre che l’intervento in corso, relativo alla nuova rete idrica e di drenaggio, rappresenta un’importante misura di sostenibilità ambientale per il porto di Taranto. Una volta completato, il progetto contribuirà a migliorare la qualità delle acque marine e a garantire maggiori livelli di sicurezza ambientale, riducendo al tempo stesso il consumo di risorse idriche e favorendo una gestione più efficiente e circolare delle acque meteoriche.

L’iniziativa, conclude l’AdSP, si inserisce nella strategia di transizione ecologica che il porto di Taranto sta portando avanti, con l’obiettivo di coniugare sviluppo infrastrutturale e tutela dell’ambiente marino.

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