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L'ex Ilva

Acciaierie d'Italia, "apocalisse occupazionale: a Taranto restano solo duemila lavoratori"

Le indiscrezioni de Il Sole 24Ore sul piano del fondo americano Bedrock, uno dei due in corsa per il gruppo in amministrazione straordinaria

Ex Ilva al bivio

Ex Ilva al bivio

A Taranto i lavoratori dell'ex Ilva, o Acciaierie d'Italia, rimarrebbero soltanto duemila. A loro si aggiungerebbero altre mille unità sparse negli altri stabilimenti del gruppo, compreso ad esempio quello ligure di Genova Cornigliano.

Uno scenario delineato da Il Sole 24Ore, il giornale di Confindustria, e che - secondo quanto scrive Paolo Bricco, sarebbe contenuto nel piano del fondo americano Bedrock Industries, in corsa per l'acquisizione di tutti gli asset di AdI: l'unica altra offerta per il gruppo nella sua interezza viene dall'altro fondo statunitense, Flacks Group.

"L’unica cosa sicura è che sarà una apocalisse occupazionale.

A quanto risulta a Il Sole 24 Ore, che ha consultato più fonti convergenti, la proposta di Bedrock Industries per l’ex Ilva prevederebbe la conservazione di duemila addetti a Taranto e di altri mille addetti nel resto dell’Italia, fra gli stabilimenti di Novi Ligure e di Cornigliano e i servizi logistici e commerciali sparsi nella penisola, antica vestigia di quella che fu il secondo gruppo siderurgico a ciclo integrale europeo": queste le parole di Bricco.

Complessivamente, "gli addetti che dovranno uscire definitivamente dal perimetro sono compresi fra i settemila e i settemila e cinquecento". Da qui la definizione di "apocalisse occupazionale".

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