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Bari
26 Settembre 2025 - 08:57
Antonio Perruggini, Presidente dell'Associazione di Categoria Welfare a Levante
BARI - Il tema della carenza di personale infermieristico nelle RSA pugliesi accende un duro confronto politico. Con una lunga nota, Antonio Perruggini, presidente dell’associazione di categoria Welfare a Levante, ha replicato al capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Marco Galante, accusandolo di aver diffuso valutazioni “prive di fondamento giuridico” in merito alla recente delibera della Giunta Emiliano.
Secondo Perruggini, l’atto approvato non interviene sulle competenze professionali degli infermieri, ma “sul requisito organizzativo, quindi sull’aspetto numerico degli standard previsti dalla normativa regionale”. Un punto che, a suo giudizio, il consigliere pentastellato non avrebbe compreso.
“Galante critica la decisione della Giunta – spiega Perruggini – che ha invece accolto l’invito delle associazioni di categoria, sostenuto anche dall’assessore alla Salute Raffaele Piemontese e dal Dipartimento Salute. Da anni denunciamo la carenza di infermieri, una difficoltà che riguarda decine di migliaia di disabili e anziani non autosufficienti assistiti quotidianamente nelle nostre strutture”.
Il presidente di Welfare a Levante ha ricordato che la questione del personale riguarda non solo la Puglia, ma l’intero contesto europeo: “Questo aspetto numerico è impossibile da rispettare in tutta Europa per via della mancanza di infermieri, ed è singolare che Galante sia l’unico a non accorgersene”.
Un passaggio centrale del comunicato riguarda la nuova figura dell’Assistente infermiere, istituita a livello nazionale già nell’ottobre 2024: “Non esiste alcuna sostituzione dell’infermiere – precisa Perruggini – ma un supporto organizzativo numerico, così come previsto dai nuovi orientamenti legislativi. Galante avrebbe fatto bene a sostenere l’attivazione dei corsi per questa figura in Puglia, che l’assessore Sebastiano Leo non ha ancora avviato”.
Nella parte finale della sua nota, Perruggini non risparmia critiche personali al capogruppo M5S: “Se davvero Galante ha a cuore la salute dei cittadini, dovrebbe sostenere la riforma nazionale e l’adeguamento dei requisiti organizzativi, tariffari e di fabbisogno. Gli infermieri non sono intercambiabili, mentre i consiglieri regionali sì. Ben venga quindi la sua decisione di non ricandidarsi, auspicando che il nuovo Consiglio regionale ponga finalmente tra le priorità il settore sociosanitario”.
Il presidente di Welfare a Levante ha allargato lo sguardo oltre le RSA, ricordando che la carenza di personale riguarda anche centri diurni, strutture psichiatriche e realtà di riabilitazione, chiamate ogni giorno a garantire assistenza.
Infine, un’ultima stoccata personale: “Galante si confonde con le funzioni che dovrebbe conoscere essendo pure egli stesso un infermiere dipendente del settore privato a cui i gestori assicurano stipendi nettamente superiori a quello del pubblico ma anche questo è sfuggito al capogruppo del M5S che sarà ricordato dalla comunità socio sanitaria della Puglia per aver espresso una critica verso una norma senza prima studiare e questo è un costante ulteriore problema che si spera non trovi più spazio nel nuovo consiglio regionale.”.
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