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L'intervento

"Progetto Brt, disagi ed incertezze"

Confartigianato: "Taranto non imparerà mai a coinvolgere preventivamente la comunità sulle scelte importanti"

Le linee Brt

Le linee Brt

"Lo scorso mese di giugno Confartigianato fu la prima a lanciare l’allarme sul disagio e la preoccupazione della cittadinanza, residenti ed esercenti, per la mancanza di adeguata informazione e coinvolgimento sul progetto Bus Veloci BRT, che avrebbe invaso le proprie strade. Avevamo già chiesto, invano, all’Amministrazione comunale di fermarsi un attimo e procedere ad un necessario confronto con le parti interessate. Ma purtroppo non è stato cosi e come temevamo i cantieri vanno avanti a testa bassa ed il disagio e le preoccupazioni sono aumentate a dismisura. Ma non si poteva procedere diversamente, in modo ordinario e partecipativo, anziché partire sempre dalla fine?

Sulla carta, la BRT nasce con il dichiarato proposito di garantire efficienza e puntualità nei percorsi tracciati tra i vari quartieri. Ma siamo davvero certi che questa svolta indurrà i tarantini a lasciare finalmente l’auto per andare in centro, fare shopping, andare a teatro o passeggiare sul lungomare e poi tornare a casa? O si finirà paradossalmente per agevolare ancora di più il raggiungimento dei noti centri commerciali? Noi facciamo il tifo per la prima, ma lo si potrà solo constatare a posteriori. Di certo c’è solo che andare oggi in centro con l’auto è una scommessa a perdere, tempo per trovare parcheggio, e soldi per le multe e consumo carburante, e la drammatica desertificazione commerciale ne è il risultato più evidente senza che nessuno ancora faccia qualcosa per contrastarla quotidianamente. Questa Amministrazione comunale ha ereditato il progetto nella fase esecutiva, ma comunque resta evidente la necessità di analizzare in modo approfondito le diverse sfaccettature del progetto e magari elaborare proposte alternative e concrete per colmare le criticità che, a nostro avviso, il progetto presenta in modo evidente, in assenza di risposte chiare e ufficiali. Un progetto che, ad oggi, resta in larga parte avvolto nell’incertezza, per quanto possa essere di conoscenza della comunità attraverso lo sterile sito internet. Di certo sappiamo solo che sono entrati in città i cantieri per la posa della rete elettrica delle BRT. Ribadiamo ancora una volta che come Confartigianato non siamo contrari alla mobilità sostenibile né tanto meno ai principi alla base del progetto BRT, ma riteniamo che quella sostenibilità debba essere prima di tutto per i cittadini e gli esercenti che la vivono quotidianamente e non solo in chiave ecologica, ma anche sociale ed economica.

Tenuto conto che le due linee BRT entreranno nel cuore della città, una delle criticità più evidenti riguarda la drastica eliminazione dei posti auto. Parliamo di migliaia di posti auto definitivamente cancellati lungo il percorso dei bus veloci, e sembrerebbe che non sia contestualmente già prevista alcuna compensazione ufficiale di parcheggi. A pensare che a Bari, già ricca di silos auto in tutta la città, per le BRT l’Amministrazione ha affidato per tempo a società specializzate l’elaborazione di un piano sosta e parcheggi per compensare la perdita di posti auto.

Altra criticità potrebbe emergere dalla funzionalità e capienza del sistema dei Park & Ride, un elemento fondamentale per il buon funzionamento delle BRT. Ora solo Cimino e Democrate funzionano discretamente, pur con le loro dimensioni limitate, ma certamente occorrerà ben ampia disponibilità per reggere il carico aggiuntivo quando la BRT sarà attiva. Ulteriore incognita è quella di non sapere se le strade coinvolte saranno oggetto solo di restringimento delle carreggiate, dovuto alle nuove corsie riservate, o saranno completamente chiuse al traffico veicolare. Ovviamente, anche a causa della semaforica di vantaggio, ci sarà inevitabilmente un incremento del traffico in città, con conseguenze per i residenti, esercenti e per l’ordinaria attività del trasporto pubblico.

Se poi ci mettiamo l’incognita di un possibile calo di fatturato degli esercenti sia in fase di cantierizzazione che di funzionamento, se si chiudono le strade e si tolgono i parcheggi, tutte queste criticità rischiano di mettere in ginocchio il tessuto commerciale della città, già notoriamente ampiamente disastrato di suo da molti anni.

Altro triste paradosso è che un’infrastruttura di tale portata viene fatta in assenza del nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG), di cui la BRT doveva invece esserne parte integrante per rendere i quartieri autosufficienti, anche per l’economia di prossimità, in un’epoca dominata da e-commerce e grandi centri commerciali, si rischia infatti complicare la crescita e apertura verso un mercato più ampio.

Quindi che si fa? Si continua a navigare a vista, come va va, o si vuol procedere ad un serrato partecipato confronto per ricercare soluzioni concrete per ridurre le criticità? Conoscendo il Sindaco Bitetti siamo fiduciosi che prenderà a cuore la situazione".

Fabio Paolillo

Segretario generale Confartigianato Taranto

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