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Taranto

"Ex Ilva, i soldi ci sono. Ma gli Enti Locali si assumano le loro responsabilità"

Sul Siderurgico le parole del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ai microfoni di Rai News

Adolfo Urso

Adolfo Urso

Una chiamata alla responsabilità per gli Enti Locali (di fatto il riferimento è al Comune di Taranto) ed una rassicurazione sulle risorse (leggi: soldi) a disposizione.

È il sunto di quanto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha dichiarato a Rainews 24 in merito allo stabilimento siderurgico di Taranto ex Ilva - Acciaierie d'Italia.

“Le risorse ci sono, poi attendiamo i piani industriali ma ci sono 750 milioni di euro dei Contratti di Sviluppo che con Invitalia avevamo destinato al precedente investitore che non li ha mai utilizzati perché non intendeva investire, voleva soltanto chiudere gli impianti. Se poi l’investimento dovesse essere ancora più significativo, ovviamente metteremo in campo altre risorse” le parole di Urso che ha poi chiarito quale sia, dal suo punto di vista, la questione.

“Il problema non sono le risorse, ma le regole e soprattutto sono le decisioni che spettano ad altre autorità. E’ possibile far approdare la nave rigassificatrice a Taranto? Se sì le risorse degli investitori privati, accompagnate dagli incentivi pubblici e le risorse pubbliche del Dri, consentiranno a Taranto di diventare il primo polo siderurgico green d’Europa, con il suo preridotto e con i suoi forni elettrici. C’è bisogno però dell’assunzione di responsabilità degli enti locali. Attendo che il Consiglio Comunale di Taranto ci dia un’indicazione precisa su questa strada”.

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