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La Strada Statale 7

Quell'incrocio della paura: quando la sicurezza stradale non può più aspettare

Torniamo a parlare del pericoloso quadrivio situato lungo la statale San Giorgio Jonico – Monteparano, nei pressi del bivio per Carosino e Roccaforzata

L'incrocio

L'incrocio

Torniamo a parlare del pericoloso quadrivio situato lungo la statale San Giorgio Jonico – Monteparano, nei pressi del bivio per Carosino e Roccaforzata. Un incrocio noto da anni non solo per la sua importanza strategica, ma purtroppo anche per i numerosi incidenti che gli hanno fatto guadagnare il poco rassicurante soprannome di “incrocio della paura”. Chi si immette su questo quadrivio, in particolare provenendo da Carosino o Roccaforzata, si trova spesso a dover fare affidamento non solo sulla propria attenzione e prudenza, ma talvolta anche sulla buona sorte.

Le auto che sfrecciano ad alta velocità lungo il rettilineo Monteparano–San Giorgio Jonico rendono l’attraversamento estremamente pericoloso, specie in assenza di dispositivi di moderazione del traffico. Nel recente passato stampa locale, i cittadini e le amministrazioni comunali si sono mobilitati, a seguito di incidenti anche gravi: accese discussioni e appelli affinché si intervenisse in maniera decisa. È vero che qualcosa a riguardo si è fatto, vedi una canalizzazione nel tratto   imboccante la statale, da e per Carosino lo stesso per Roccaforzata. Tuttavia i numeri seguitano a parlare chiaro e nero: gli incidenti continuano a susseguirsi e la soluzione adottata si è rivelata, nei fatti, un palliativo. A dirla tutta circa quattro anni fa, il sindaco di Carosino Onofrio Di Cillo sempre attento a queste situazioni, aveva preso l’iniziativa scrivendo all’ANAS e, per conoscenza, alla Provincia e ai colleghi sindaci di San Giorgio Jonico, Monteparano e Roccaforzata. La richiesta di un incontro urgente fu accolta e l’ANAS effettuò un sopralluogo sul quel maledetto incrocio della SS 7 ter all’intersezione con la provinciale Carosino–Roccaforzata. Ciò nonostante, da allora, nessuna concreta trasformazione è stata portata a termine.

Eppure, in un’epoca in cui le rotatorie sono sorte ovunque – spesso anche in contesti meno critici – è difficile comprendere perché non si sia ancora pensato a realizzarne una anche qui, dove la necessità è evidente e urgente. Ricordiamo che questo incrocio non è solo un nodo di traffico locale, ma è anche un passaggio fondamentale per chi, provenendo da Faggiano o Roccaforzata, deve raggiungere i centri dell’area orientale jonica oppure Grottaglie, sede del Distretto Socio-Sanitario e dell’Ospedale San Marco. Un ulteriore problema è in più rappresentato dalla visibilità ridotta per chi da Carosino si immette su questa statale. In questo caso l’automobilista o motociclista che sia,  è infatti costretto a sporgersi pericolosamente oltre la linea di arresto per avere un’adeguata visuale verso San Giorgio o Monteparano (complice un leggero dislivello della sede stradale che penalizza l’angolo visivo). Continueremo a seguire questa vicenda, nella speranza che finalmente si arrivi alla tanto attesa realizzazione della rotatoria, solo allora potremo dire di aver archiviato definitivamente il “quadrivio della paura”, trasformandolo in un ricordo del passato e non più in un pericolo del presente.

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