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Taranto

Aqp replica alle critiche sul dissalatore: “Sicurezza idrica basata su dati concreti”

L’azienda risponde a una lettera aperta firmata da Valentino Valentini, in rappresentanza del Museo Laboratorio della Fauna Minore di Mezzana Salice di San Severino Lucano, pubblicata nei giorni scorsi

Il fiume Tara

Il fiume Tara

Riceviamo e volentieri pubblichiamo una nota di Acquedotto Pugliese che intende replicare alla lettera aperta firmata da Valentino Valentini, in rappresentanza del Museo Laboratorio della Fauna Minore di Mezzana Salice di San Severino Lucano (Pz), che Buonasera24.it ha pubblicato nei giorni scorsi. Nel testo, Aqp interviene sul progetto del dissalatore per Taranto, fornendo precisazioni e dati a sostegno dell’iniziativa.

TARANTO - La Puglia, priva di fonti idriche interne significative, è tra le aree più esposte alla scarsità di risorse idriche. Taranto, in particolare, è oggi rifornita quasi esclusivamente dallo schema Sinni–Pertusillo, condizione che la espone a rischi concreti in caso di crisi prolungate. Per questo Acquedotto Pugliese ha elaborato “Acqua per Taranto”, un programma integrato che combina: efficientamento e digitalizzazione delle reti (72 milioni di euro già investiti dal 2005), riuso delle acque depurate (10 impianti già attivi e 6 in fase di adeguamento, per oltre 20 milioni di m³/anno) e una nuova fonte di approvvigionamento con il dissalatore, destinato esclusivamente all’uso potabile, in grado di servire 385.000 persone e ridurre il prelievo da falda.

La dissalazione, come nuova fonte, è stata una scelta portata avanti tramite il Piano d’Ambito, che è lo strumento di programmazione per l’organizzazione del servizio idrico integrato in Puglia, sin dai primi anni Duemila. Oggi questa pianificazione, nel rispetto del fiume e della sua storia, sta per tradursi in una realtà a servizio di Taranto. Su questa base oggettiva è opportuno chiarire che alcune affermazioni circolate in questi giorni non trovano riscontro nei documenti ufficiali. La situazione è questa: il progetto ha superato la Valutazione di Impatto Ambientale con parere favorevole e prescrizioni ambientali precise; la Soprintendenza regionale ha espresso parere positivo, mentre l’osservazione sul deflusso minimo vitale è stata formulata dalla sezione Pnrr non competente in materia ed è stata risolta con l’Autorità di Bacino.

È altresì documentato che il prof. Giancarlo Chiaia non ha fatto parte della Commissione VIA regionale incaricata della valutazione del progetto. Infine non vi è stato alcun parere negativo dell’ASL e l’Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente (Arpa) non ha espresso parere negativo, ma ha sollevato delle criticità che Aqp ha saputo superare, accettando – come sempre con spirito collaborativo – mirate prescrizioni, nella seduta conclusiva di conferenza di servizi del 10 gennaio 2025.

Sul piano tecnico, il dissalatore non comporta nuove opere di captazione dal fiume: preleverà acqua salmastra da una presa esistente di Acque del Sud. L’impianto sorgerà su un terreno lungo la Provinciale 38, lontano dal corso del Tara, e da lì si dirameranno due condotte: una di 14 km, fra cui 5 da realizzare con innovative tecnologie no-dig, per portare acqua potabilizzata al grande serbatoio di Taranto, nodo cruciale della rete idrica da 24.000 km di Aqp; l’altra di 4,5 km sino all’area del molo polisettoriale per restituire in mare un’acqua residuale con salinità simile a quella del Tara, ben inferiore a quella marina e pienamente compatibile con l’ecosistema. I lavori saranno affiancati da monitoraggi ambientali e interventi di salvaguardia delle specie arboree.

L’analisi costi-benefici, aggiornata con le prescrizioni della Conferenza di Servizi, conferma la convenienza economica e ambientale del progetto anche in scenari di aumento dei costi. L’impianto si somma, e non si sostituisce, agli interventi già in corso sul riuso e sul risanamento delle reti, garantendo maggiore sicurezza idrica in tempi più rapidi rispetto ad altre soluzioni ipotizzate.

Il dibattito pubblico è sempre un valore, ma perché sia utile occorre che si fondi su dati verificabili e fonti ufficiali. Aqp invita, prima di prendere posizioni, ad approfondire e ricorda che informazioni, documenti e aggiornamenti sono consultabili nella sezione “Acqua per Taranto” del proprio sito. L’azienda si dice disponibile al confronto, nella convinzione che obiettivi come la tutela dell’acqua, la salvaguardia dell’ambiente e la sicurezza idrica del territorio possano essere raggiunti solo con un impegno condiviso e basato su fatti concreti.

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