Sequestrate tre aziende di marmo tra Trani e Bisceglie: indagati quattro dirigenti

TRANI - Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Trani ha disposto il sequestro preventivo di tre aziende impegnate nell’estrazione del marmo nei territori di Bisceglie e Trani, accogliendo la richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica. L’esecuzione del provvedimento, avvenuta la scorsa settimana, è stata affidata ai Carabinieri Forestali del Gruppo di Bari, che hanno operato insieme al Reparto Operativo del Comando provinciale BAT.

Il sequestro rappresenta l’esito di una indagine complessa avviata dal Nucleo di Vigilanza Ambientale della Regione Puglia – Presidio Foggia e BAT, che attraverso sopralluoghi, rilievi GIS e analisi documentali ha ricostruito una serie di presunte violazioni alle normative ambientali e minerarie.

Secondo quanto emerso, ai vertici delle società coinvolte – quattro dirigenti attualmente indagati – vengono contestate condotte quali abbandono e gestione illecita di rifiuti derivanti dalle attività estrattive, inquinamento ambientale, escavazioni abusive, ampliamenti non autorizzati e interventi in aree sottoposte a vincolo paesaggistico senza le necessarie autorizzazioni.

Le verifiche avrebbero inoltre evidenziato gravi carenze nella sicurezza sul lavoro e nella prevenzione dei rischi ambientali, con l’assenza di procedure idonee a tutelare sia i lavoratori che il territorio.

Parallelamente al sequestro sono in corso perquisizioni personali e locali. Le aree di cava, i mezzi e i beni strumentali saranno affidati a un amministratore giudiziario, incaricato di garantirne la gestione nel rispetto della legalità e di impedire la prosecuzione delle condotte contestate.