Cerca

Cerca

Taranto

Dimissioni Bitetti, la maggioranza fa quadrato: “Fermiamo il clima d’odio, servono rispetto e coesione”

Dopo l’addio del sindaco, arrivato a sorpresa il 28 luglio, i vertici dem, del movimento Unire e di Europa Verde esprimono solidarietà e condannano ogni forma di violenza: “Taranto non può permettersi fratture”. L'intervento di DemoS

L'aula del consiglio comunale

L'aula del consiglio comunale

TARANTO - Il giorno dopo le dimissioni improvvise del sindaco di Taranto Piero Bitetti, protocollate nella serata di lunedì 28 luglio, il mondo politico rompe il silenzio e prende posizione. A intervenire pubblicamente sono stati il Partito Democratico provinciale e cittadino e il movimento Unire, che hanno espresso rammarico per la scelta del primo cittadino, ma anche ferma condanna per gli episodi di tensione verificatisi nei giorni scorsi durante un incontro pubblico con associazioni ambientaliste.

Profondo rammarico per una decisione che apre una fase delicata nella vita amministrativa della città” è il sentimento espresso da Anna Filippetti, segretaria provinciale del Pd ionico, e da Giuseppe Tursi, segretario cittadino del partito. I due dirigenti hanno stigmatizzato in particolare gli episodi di violenza, verbale e fisica, avvenuti in occasione del confronto pubblico, ricordando che il dibattito democratico non può mai degenerare in aggressioni o atti intimidatori.

“La libertà di espressione e il confronto sono valori fondamentali per una comunità civile, ma non possono essere usati per legittimare comportamenti che ledono la dignità delle persone e delle istituzioni”, si legge nella nota dei dem. Di fronte a una città che ha bisogno di costruzione e non di fratture, il Pd ha rivolto un appello a Bitetti affinché rifletta sulla sua scelta e valuti un eventuale ritiro delle dimissioni, rilanciando il cammino amministrativo in un momento in cui la coesione è indispensabile.

Anche il movimento Unire Taranto, con il proprio gruppo consiliare, ha voluto esprimere piena solidarietà al sindaco, ricordando che, pur nel rispetto della protesta e delle divergenze di opinione, non può essere accettato alcun tentativo di delegittimazione personale.

“Non si può parlare di confronto democratico quando si usano toni intimidatori e comportamenti che creano una vera e propria inagibilità politica”, hanno sottolineato i rappresentanti del movimento, facendo riferimento alle tensioni esplose nei pressi di Palazzo di Città durante il dibattito sulla questione ex Ilva.

Nel corso delle ultime settimane, Bitetti aveva scelto di aprire al dialogo su temi centrali come la decarbonizzazione dell’impianto siderurgico e l’accordo interistituzionale con il governo, assumendosi — secondo Unire — la responsabilità di gestire fasi delicate nel pieno rispetto del ruolo istituzionale.

“Ci auguriamo che le dimissioni possano rientrare e che si creino presto le condizioni per un confronto più maturo, in cui ogni voce venga ascoltata nel rispetto delle regole democratiche e della funzione degli enti locali”, si legge nella nota.

Anche Europa Verde, intervenendo sul caso, ha espresso «vicinanza al primo cittadino e alla comunità tarantina» in un momento definito di «profonda tensione». Il movimento ambientalista ha invitato Piero Bitetti a ripensare la sua scelta, ricordando la sua opposizione all’Autorizzazione Integrata Ambientale e auspicando che guidi con decisione il confronto sull’accordo di programma proposto dal ministro Urso, giudicato «privo di valutazioni ambientali e sanitarie, senza bonifiche e senza vere garanzie occupazionali». Gli ecologisti hanno ribadito sostegno alla mobilitazione popolare in difesa della salute e del futuro della città, ma hanno anche messo in guardia da «provocatori e seminatori di odio» che rischiano di snaturare una protesta «civile e legittima». «I veri nemici di Taranto si trovano a Roma – hanno sottolineato –. Servono lucidità, unità e confronto costruttivo per affrontare questo passaggio storico».

Tutti e tre gli schieramenti hanno infine rivolto un appello alla responsabilità collettiva, invitando tutte le forze politiche, associative e civiche a contribuire alla ricostruzione di un clima di rispetto, senza il quale, sottolineano, Taranto rischia di perdere la sua occasione di riscatto.

Anche DemoS, attraverso il segretario regionale Bruno Pastore, la segretaria provinciale di Taranto Alessandra Lorusso e il segretario cittadino Saverio Todaro, ha espresso piena solidarietà al sindaco Piero Bitetti, definendo le sue dimissioni “un gesto forte, ma testimonianza di serietà e responsabilità” in una fase complessa di ascolto e confronto pubblico. Il movimento auspica un ripensamento del primo cittadino, ribadendo il ruolo centrale del Consiglio comunale come luogo della rappresentanza democratica e confermando il proprio sostegno “per proseguire il cammino avviato con coerenza e senso istituzionale. La fase di ascolto, già avviata e da completare, rafforza il valore del dialogo e l’importanza di costruire decisioni condivise, consapevoli e trasparenti. DemoS conferma il proprio impegno al fianco del Sindaco, nella speranza che possa continuare a guidare la città in questo processo di transizione ambientale, culturale ed istituzionale, con fermezza e apertura”. 

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori