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L'ex Ilva
17 Luglio 2025 - 11:25
Valentina Palmisano
"Questo non era mai successo prima. Il Mediatore europeo ora investigherà avendo accesso a tutta la corrispondenza tra la commissione e il governo italiano, anche quella che in tutti questi anni era stata negata a cittadini e giornalisti perché ritenuta confidenziale". Così Luciano Manna (Veraleaks), ricordando che proprio il Mediatore europeo ha accolto la denuncia a firma anche dell'europarlamentare Palmisano (M5S) e di Alessandro Marescotti (peacelink) per inazione e mancata trasparenzadella Commisisone europea.
"Specifichiamo che questa azione non è una class action a firma di cittadini, la denuncia può essere firmata solo dai cittadini di stati membri che sono stati promotori di una infrazione e nel corso degli anni hanno continuato a denunciare. Se la commissione europea, nonostante le evidenze, non porta a conclusione l'infrazione e non porta lo stato membro Italia in Corte di Giustizia un europarlamentare raccoglie le denunce dei cittadini promotori e avvia una procedura legale nei confronti della Commissione europea informando il presidente della Commissione, in questo caso Ursula von der Leyen.
La conclusione della procedura di infrazione e l'eventuale condanna in Corte di Giustizia è un passo importante per mettere nelle condizioni il Tribunale di Milano di decidere sul caso Ilva e sulla chiusura degli impianti inquinanti", dice l'attivista tarantino.
"Grazie alla nostra denuncia il 'Mediatore Europeo' ha aperto un'indagine su come la Commissione Europea ha gestito la procedura infrazione per la mancata applicazione da parte dell'Italia delle normative ambientali per lo stabilimento ex Ilva di Taranto. Ringrazio l'associazione Peacelink ed i cittadini di Taranto per il lavoro svolto in questi mesi". Così l'europarlamentare del Movimento Cinque Stelle, Valentina Palmisano. "Ora attendiamo di conoscere le ragioni dei ritardi, delle eventuali omissioni e – aggiunge – del mancato rispetto nella vigilanza alle tante violazioni sul fronte ambientale reiterate nel corso degli anni".
"C'è un territorio che da troppo tempo cerca di conoscere la verità su come sia stato possibile, nel silenzio delle istituzioni, arrecare un così grave danno alla salute dei cittadini di Taranto. Oggi grazie anche al lavoro instancabile delle associazioni abbiamo raggiunto un importante traguardo: quello di approfondire 'quello che non è stato fatto' per difendere i cittadini di Taranto in tutto questo tempo. Ora – conclude l'europarlamentare Valentina Palmisano - l'auspicio è che il 'Mediatore Europeo' faccia emergere la verità sui ritardi accumulati in questi anni".
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