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Bari

Fiera del lavoro, “Affidamento diretto da 652 mila euro senza gara, vogliamo chiarezza”

I consiglieri regionali di Fratelli d'Italia chiedono l’audizione urgente di Emiliano, Leo e Budano per spiegare l’assegnazione a Veronafiere del Job&Orienta 2025. Sotto accusa il mancato bando e la spesa ritenuta “esorbitante”

Fiera del lavoro, “Affidamento diretto da 652 mila euro senza gara, vogliamo chiarezza”

Opportunità di lavoro - archivio

BARI - Un affidamento diretto da 652.700 euro, senza bando pubblico e senza una previa comparazione tra più operatori. È quanto denuncia il gruppo consiliare regionale di Fratelli d’Italia, che punta il dito contro la gestione da parte della Regione Puglia dell’edizione 2025 della fiera del lavoro JOB&Orienta, svoltasi a Bari dal 14 al 16 maggio.

Il capogruppo Renato Perrini, insieme ai consiglieri Dino Basile, Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Paolo Pagliaro, Tommaso Scatigna e Tonia Spina, ha chiesto la convocazione urgente della Commissione Lavoro e Formazione, alla quale intende chiamare il presidente Michele Emiliano, l’assessore Sebastiano Leo e il direttore di Arpal Puglia, Massimo Cassano Budano, per chiarire ogni passaggio dell’iter decisionale.

Secondo Fratelli d’Italia, l’organizzazione della manifestazione sarebbe stata affidata direttamente a Veronafiere, senza alcuna procedura di gara pubblica. “Un’edizione che ai pugliesi è costata caro, anzi carissimo. Il nostro sospetto, più che fondato, è che si tratti dell’ennesimo colossale spreco della ditta Emiliano & Co.” – si legge nella nota del gruppo.

Le perplessità sollevate riguardano innanzitutto la tempistica. “Come si spiega che Veronafiere abbia inviato la propria manifestazione di interesse all’assessore Leo il 6 aprile, quando solo undici giorni dopo è stata approvata la delibera della Giunta regionale che decideva di organizzare un grande evento sulle politiche attive del lavoro?”, chiedono i consiglieri.

I dubbi si infittiscono sulla procedura scelta: “Perché l’assessore Leo ha deciso di affidare direttamente l’incarico a Veronafiere, per un importo sopra soglia, in violazione del codice degli appalti e senza alcuna comparazione? Perché non sono stati interpellati altri soggetti? Perché non è stata avviata un’indagine di mercato o pubblicato un avviso di gara, magari andata deserta, che potesse giustificare una scelta “obbligata”?”.

Oltre agli aspetti procedurali, i rappresentanti del partito chiedono spiegazioni dettagliate anche sui costi sostenuti.
La presidenza della Regione era stata informata del preventivo di oltre 650 mila euro e dell’affidamento diretto? Aveva dato il suo assenso?” – domandano. E ancora: “È stato effettuato un confronto con le spese delle edizioni 2023 e 2024 di Expo Job, realizzate da Arpal Puglia?”.

Fratelli d’Italia rivendica massima trasparenza sull’impiego delle risorse pubbliche, sottolineando che i fondi impiegati per l’evento dovrebbero essere destinati a sostenere concretamente i cittadini pugliesi in cerca di occupazione.

In Commissione, i consiglieri annunciano che chiederanno un report dettagliato delle voci di spesa che hanno determinato il budget complessivo e insistono nel voler comprendere perché sia stata scartata qualsiasi forma di gara o di evidenza pubblica. “Pretendiamo chiarezza – concludono – su ogni aspetto di questa operazione, perché si tratta di fondi pubblici e di una tematica, quella del lavoro, che merita serietà e rispetto verso i pugliesi”.

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