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La vertenza

Leonardo, Grottaglie si schiera al fianco di Pomigliano

No alla chiusura dello stabilimento campano: la Fiom-Cgil ionica solidale con i colleghi. Le parole del segretario generale Fiom-Cgil settore Aerospazio, Pasquale Caniglia

Leonardo

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A Pomigliano D’Arco per dare solidarietà ai lavoratori Leonardo, oggi in sciopero poiché tutta la produzione sarà spostata sullo stabilimento di Nola. La Fiom-Cgil di Taranto non ha perso tempo e, approfittando anche dell’incontro che si terrà nel pomeriggio di oggi 9 luglio nella sede di Unindustria Roma per parlare del futuro di Leonaro Aerostrutture, ha partecipato con il comitato iscritti e la segreteria Fiom Taranto al presidio organizzato dai lavoratori campani.

«Nell’incontro di oggi emergerà, come già è successo nelle precedenti interlocuzioni che hanno riguardato la struttura di Pomigliano, che quel sito sarà dismesso e la produzione, appunto, sarà spostata su Nola», spiega Pasquale Caniglia, segretario Fiom-Cgil Taranto settore Aerospazio, che aggiunge: «questo comporterà che da quattro siti presenti al Sud si passerà a tre. Una situazione che non possiamo accettare perché, come abbiamo sempre sostenuto, l’intera partita Leonardo va giocata su un fronte unitario e non per singoli stabilimenti e realtà produttive».

Il sito di Pomigliano verrà utilizzato dal Consorzio MBDA, che vede la partecipazione di Leonardo al 20%, che si occupa della produzione di missilistica «con la dismissione, in pratica – aggiunge Caniglia -, della mission prettamente civile in favore della produzione militare. Una situazione questa che ci lascia fortemente perplessi. Lo spostamento della produzione da Pomigliamo a Nola è il chiaro segnale dell’inizio della dismissione del settore dell’aeronautica civile che un domani potrebbe riguardare altri stabilimenti del gruppo».

Secondo Caniglia e la Fiom-Cgil ionica, il disegno che Leonardo starebbe mettendo in atto mirerebbe «a dividere e, quindi, mettere i siti in contrapposizione tra loro. In questo caso in Campania e, chissà, un domani potrà riguardare quelli pugliesi (Grottaglie e Foggia) Ecco perché lo abbiamo detto ieri, lo diciamo ora e lo diremo in futuro, l’intera vertenza dell’aerospazio va affrontata in maniera unitaria e non per singole unità produttive. Tra l’altro – sottolinea ancora Caniglia – l’aeronautica civile costituisce per il Paese un asset strategico e gli stabilimenti che se ne occupano sono tutti nel Mezzogiorno d’Italia. Per questi motivi non accetteremo scorpori di produzioni. Ecco perché stamattina siamo qui a Pomigliano d’Arco a manifestare affianco dei nostri colleghi campani».

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