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Taranto
08 Luglio 2025 - 15:12
Il Palazzo di Città di Taranto
TARANTO - Dopo l'annuncio delle dimissioni da parte di Cosimo Bellanova, Ignazio Aprile e Cosimo Nume dalle direzioni cittadina e provinciale di DemoS, i vertici del partito rispondono con una nota congiunta firmata dal segretario regionale Bruno Pastore, dalla segretaria provinciale Alessandra Lorusso e dal segretario cittadino Saverio Todaro. Una presa di posizione netta, che smentisce le motivazioni rese pubbliche dai tre ex dirigenti e ribadisce la linea politica improntata alla partecipazione collettiva e alla responsabilità condivisa.
"La delusione per un esito elettorale negativo – scrivono i segretari – è comprensibile, ma le cause vanno cercate altrove: nel consenso costruito o mancato da ciascun candidato, nella capacità di condurre la propria campagna e nel rapporto con il territorio". Il movimento rivendica di aver garantito pari strumenti e supporto a tutti i candidati, anche sul piano economico, rifiutando così l'idea che vi siano stati trattamenti differenziati o favoritismi.
La lettera dei dimissionari, secondo DemoS, non rispecchierebbe la realtà dei fatti, ma piuttosto avrebbe lo scopo di scoraggiare la partecipazione attiva e di minare un progetto politico che, sino a oggi, aveva raccolto adesione unanime proprio anche da parte di coloro che ora se ne allontanano.
Nel documento, i vertici del partito ricostruiscono anche passaggi delicati della recente campagna elettorale, come la rinuncia di Liviano alla candidatura a sindaco in nome dell’unità della coalizione, o l’episodio legato a un dirigente territoriale che aveva inizialmente accettato di candidarsi per il Movimento 5 Stelle. Un comportamento ritenuto superficiale, ma che non ha impedito a DemoS di accettare la sua candidatura nella lista del partito, ritenendo che il valore del dialogo e della coerenza progettuale fosse superiore all’errore commesso.
La linea del "Noi", spiegano ancora Pastore, Lorusso e Todaro, è sempre stata al centro dell’identità di DemoS. Ed è in nome di questo principio che si è scelto anche di richiamare chi gestiva le pagine social del partito, invitandolo alla rimozione immediata di contenuti non concordati, pubblicati in modo giudicato inopportuno.
La nota non risparmia un affondo sul tempismo delle dimissioni, avvenute a ridosso della composizione della nuova Giunta. "Sorprende leggere, dopo mesi di silenzio nei luoghi di confronto interni, che oggi si invochi il rispetto di principi democratici – affermano i tre segretari – quando in campagna elettorale questi stessi principi sono stati più volte disattesi per tornaconti personali". La critica si estende alla scelta di affidare ai media, e non agli organismi del partito, la comunicazione delle dimissioni, che secondo DemoS risponderebbe a logiche di visibilità più che a motivazioni politiche reali.
"Non sfugge a nessuno – si legge ancora – l’obiettivo strumentale di tale uscita, che si inserisce in un momento particolarmente delicato per il futuro amministrativo della città".
La conclusione del documento ribadisce il posizionamento del movimento: contro ogni personalismo, per una politica fatta di ascolto e di responsabilità condivisa. "Chi aspira a incarichi nella prossima Giunta – chiude la nota – e non ha raggiunto i numeri per legittimarli, potrà trovare spazio altrove. Noi continuiamo a credere in una politica diversa".
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