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Taranto

Urso in pressing sulla questione rigassificatore: «E' fondamentale»

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy chiarisce: «Senza la nave rigassificatrice è impossibile realizzare il polo DRI»

Adolfo Urso

Adolfo Urso

«Rispetto» per le scelte che faranno gli Enti locali, ma un messaggio chiaro: che lo si chiami rigassificatore galleggiante o nave rigassificatrice, senza questa infrastruttura il progetto del governo per Taranto vedrà mutate le sue condizioni, «e se ne trarranno le conclusioni».
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso è tornato a parlare della questione ex Ilva-Acciaierie d'Italia a margine dell’assemblea annuale di Assarmatori. «Noi» ha rivendicato «abbiamo un piano nazionale siderurgico che si sta ben sviluppando a Terni con l'accordo di programma che prevede investimenti importante e significativo nella tecnologia green e un aumento occupazionale conseguente a Piombino con investimenti di due attori internazionali, Jindal nell'ammodernamento del treno a rotaie e soprattutto Metinvest con oltre 2 miliardi e 300 milioni investiti per realizzare dei forni elettrici così che Piombino torni ad essere un grande polo siderurgico e possa riportare a lavoro dopo oltre 10 anni coloro che hanno potuto sopravvivere con la cassa integrazione. Il nostro piano prevede anche a Taranto un progetto di piena decarbonizzazione nei tempi congrui e sostenibili economicamente per fare di Taranto il grande polo sidurgico green dell'Italia e dell'Europa».
«Aspettiamo in queste ore la risposta degli enti locali, dei comuni della provincia di Taranto e della Regione Puglia perché siamo estremamente rispettosi delle loro competenze e quindi di coloro che i cittadini hanno scelto per governare il proprio territorio se la risposta sarà simile a quella di Terni e dell'Umbria, di Piombino e della Toscana, cioè di lavorare insieme per un progetto green a Taranto noi faremo tutto il possibile perché ciò abbia pieno compimento. Se loro decidono che non possono sostenere sul piano politico una nave rigassificatrice piuttosto che il desalinizzatore ovviamente ne trarremo le conclusioni e, ovviamente, lo sviluppo per esempio del polo DRI che allo stato è previsto per Taranto in mancanza dell'approvvigionamento del gas - che è assolutamente fondamentale - sarà realizzato laddove ci saranno le condizioni».
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