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Acciaierie d'Italia

"L'ex Ilva va trattata come un asset militare"

Il presidente di Federacciai, Antonio Gozzi: "Si confonde ambientalizzazione con decarbonizzazione"

Antonio Gozzi

Antonio Gozzi

"Uno stabilimento come Taranto va trattato come un asset militare". È la valutazione del presidente di Federacciai Antonio Gozzi, le cui parole - pronunciate nel corso di un convegno ad Udine - sono riportate dall'agenzia Ansa.

"Non possiamo aumentare le spese per la Difesa e allo stesso tempo acquistare le lamiere per Fincantieri chissà dove" ha scandito Gozzi, aggiungendo poi che "diecimila dipendenti per produrre 5 milioni di tonnellate, gli stessi di quando si producevano 10 milioni, è insostenibile. Inoltre, l'impianto è oggi uno dei più 'ambientalizzati' d'Europa, con interventi mirati per ridurre le emissioni inquinanti. Si continua però a confondere ambientalizzazione con decarbonizzazione".

"Schiacciati tra Stati Uniti e Cina"

Nel corso di "Siderurgia 2050", organizzato da Confindustria Udine e Università di Udine per lanciare il progetto "Impresa Futuro", venerdì 27 giugno il presidente di Confindustria Udine, Luigino Pozzo, ha rimarcato come "l'Ilva oggi perde 3 milioni al giorno e ha abbandonato la produzione di bramme per concentrarsi sulla laminazione: è davvero una scelta strategica? Non possiamo permetterci di perdere un impianto così rilevante. O avremo il coraggio di fare le scelte necessarie o finiremo per dipendere anche sull'acciaio dai Paesi asiatici. A quel punto saremo schiacciati tra Stati Uniti e Cina". 

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