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Lecce
06 Aprile 2025 - 07:55
Lo stadio di Via del Mare a Lecce
LECCE - Dopo gli scontri avvenuti in occasione della sfida di Serie A tra Lecce e Roma, disputata il 29 marzo, arrivano nuovi sviluppi sul fronte investigativo. Il Questore di Lecce ha infatti disposto tre provvedimenti di DASPO, esito del lavoro congiunto degli uomini della Digos e della Divisione Anticrimine, impegnati nell'identificazione dei responsabili dei disordini avvenuti nei pressi dello stadio.
I fatti si sono consumati nel tardo pomeriggio, intorno alle 18.00, poco prima del fischio d’inizio. All’arrivo di circa 200 tifosi romanisti, giunti a bordo di un pullman scortato dalla Polizia di Stato, la tensione è immediatamente salita. I sostenitori giallorossi, una volta scesi dal mezzo, hanno raggiunto il settore ospiti intonando cori provocatori contro la squadra di casa.
La loro azione ha innescato la reazione degli ultras del Lecce, circa 300, che si sono radunati in via Giovanni Paolo II, avanzando compatti verso il gruppo avversario, con il volto coperto e un atteggiamento apertamente ostile. Solo il tempestivo intervento delle forze dell’ordine, schierate in assetto antisommossa, ha evitato lo scontro diretto fra le due tifoserie.
Tuttavia, la situazione è presto degenerata. Nonostante il blocco delle forze di polizia, è partito un fitto lancio di oggetti pericolosi: petardi, bottiglie e pietre sono stati scagliati contro gli agenti, causando il ferimento di 10 poliziotti.
Nel pieno dei disordini, la Digos ha fermato un uomo di 47 anni di Lecce, denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. Contestualmente, grazie alla visione dei filmati della Polizia Scientifica, è stato identificato e arrestato in flagranza differita un 32enne di Copertino, ripreso mentre partecipava attivamente al lancio di oggetti contundenti.
Sempre durante i controlli di sicurezza, è stato individuato un tifoso romanista di 25 anni in possesso di un artificio pirotecnico. Anche per lui è scattata la denuncia in stato di libertà per detenzione di materiale pericoloso in ambito sportivo.
Valutata la gravità dei comportamenti e il rischio di reiterazione delle condotte violente, la Divisione Anticrimine ha proceduto senza ritardi all’istruttoria, che ha portato all'emissione di tre DASPO. I provvedimenti stabiliscono il divieto di accesso agli impianti sportivi durante manifestazioni ufficiali: due anni per il giovane romanista, cinque anni per l’ultras leccese recidivo e tre anni per il tifoso di Copertino.
Le indagini proseguono per individuare eventuali altri responsabili dei disordini, mentre resta alta l’attenzione delle forze dell’ordine sul fenomeno della violenza negli stadi, con l’obiettivo di garantire la sicurezza degli eventi sportivi e la tutela dell’ordine pubblico.
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