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Il fatto
01 Aprile 2025 - 06:24
Un pallone da calcio
LECCE - Un tifoso di 32 anni, di Lecce, è stato arrestato e posto ai domiciliari per il suo coinvolgimento nei violenti disordini avvenuti nel pomeriggio di sabato 29 marzo, prima del fischio d’inizio del match di Serie A tra Lecce e Roma.
L’uomo è stato identificato attraverso le immagini girate dalla polizia scientifica, che lo hanno ripreso mentre scagliava una grossa pietra contro gli agenti impegnati nel servizio di ordine pubblico. Le forze dell’ordine lo hanno tratto in arresto nelle ore successive, a seguito del riconoscimento visivo.
Non si è trattato dell’unico episodio di violenza registrato nella giornata di sabato. Nella serata, la Digos ha proceduto con il fermo e la denuncia di altri due tifosi, uno appartenente alla tifoseria locale e uno a quella romanista. Il primo è accusato di resistenza a pubblico ufficiale, mentre il secondo è stato trovato in possesso di materiale pirotecnico, vietato in occasione di manifestazioni sportive.
Parallelamente, la divisione anticrimine della Questura di Lecce ha avviato un’attività istruttoria per l’emissione di provvedimenti di Daspo a carico di altri soggetti coinvolti negli scontri. Le indagini sono ancora in corso e riguardano sia sostenitori salentini che capitolini.
Secondo quanto ricostruito dalla polizia, gli scontri sono scoppiati durante le fasi di afflusso allo stadio, quando un gruppo di tifosi leccesi ha cercato di forzare il cordone di sicurezza per raggiungere il settore ospiti. L’intento era quello di venire a contatto con i tifosi della Roma, giunti da poco e già protagonisti di cori provocatori e insulti.
L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine, che avevano predisposto un articolato piano di sicurezza, ha impedito l’incontro fra le due tifoserie. Tuttavia, il tentativo di blocco da parte della polizia ha scatenato la reazione violenta di alcuni ultras, che hanno fatto partire un fitto lancio di oggetti. Bottiglie, pietre, petardi e fumogeni sono stati indirizzati contro gli agenti, costretti a contenere la situazione tra grandi difficoltà.
La procura e la questura di Lecce stanno ora lavorando per individuare ulteriori responsabili degli episodi di violenza, in vista di nuove misure restrittive. L’inchiesta rimane aperta, con l’obiettivo di restituire serenità allo svolgimento delle gare e garantire il rispetto delle regole dentro e fuori gli stadi.
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