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Elezioni
26 Marzo 2025 - 22:02
Il Palazzo di Città di Taranto
Centrodestra ancora in panne. Nessuna decisione sul candidato sindaco. È evidente la difficoltà di raggiungere una intesa unitaria. I tra principali partiti della coalizione sono fermi sulle loro posizioni: Fratelli d'Italia propone Luca Lazzàro, la Lega punta su Francesco Tacente, Forza Italia è su Massimiliano Di Cuia. A proposito di quest'ultimo si registra una dichiarazione del segretario regionale degli azzurri, Mauro D'Atttis: «Per Taranto oggi non si è riunito alcun tavolo di coalizione e, perciò, le ricostruzioni diffuse da alcuni organi di stampa sono destituite di ogni fondamento. Forza Italia ha grande rispetto per le proposte degli alleati di centrodestra, ma al tempo stesso confermo che l’avvocato Massimiliano Di Cuia, consigliere regionale di Taranto, è la nostra proposta, autorevole e riteniamo anche vincente, che offriamo alla coalizione per la candidatura a sindaco del capoluogo ionico».
Il rischio che si arrivi ad una rottura, con la Lega e i civici ex Melucci pronti a costituire un terzo polo con Tacente candidato sindaco, è tutt'altro che scongiurato. Intanto il tempo scorre e mentre altri candidati sono già partiti con la campagna elettorale, il centrodestra è ancora fermo al palo.
Domani giovedì 27 marzo, alle ore 11, intanto, la coalizione di centrosinistra presenterà ufficialmente la candidatura di Piero Bitetti. L'appuntamento è ai Giardini Virgilio. Della coalizione fanno parte: Pd, Con, Europa Verde/Avs, Demos, Partito Liberaldemocratico, Azione, Socialismo XXI, Possibile.
Nessuna intesa, su questo fronte, con il M5S che ha deciso di correre in proprio con Annagrazia Angolano. Anche se la porta non resta chiusa, forse in vista di un possibile ballottaggio. «Per continuare ad avere un canale di discussione con le forze di centrosinistra - si legge infatti in una nota del M5S - abbiamo inviato il nostro programma elettorale, in attesa di aprire un tavolo di confronto con quelle forze che si dicono progressiste e attente ai temi ambientali, sociali, economici e del lavoro. Tra i principali temi di questa campagna elettorale, particolare attenzione abbiamo posto alle vecchie e nuove emergenze territoriali. Prioritarie rimangono, per il M5S, i temi ambientali (come la chiusura delle fonti inquinanti, No al riesame AIA, No al rigassificatore, No al dissalatore, No al consumo di suolo e al comparto 32, No parco eolico offshore e in Mar Piccolo, ecc). Per ciascuno di questi NO, abbiamo proposto le nostre soluzioni come, ad esempio, la produzione di acciaio green a idrogeno verde; il ripristino dei fondi per le bonifiche con l'impiego dei lavoratori in esubero; la riconversione economica, sociale e culturale del territorio, con il rilancio del Cantiere Taranto; il Piano integrato contro la siccità; la riqualificazione urbana; il piano delle aree idonee sulle rinnovabili; il recupero delle aree Sin e così via. Sulle questioni sociali, poi, segnaliamo la nostra ferma contrarietà alle privatizzazioni degli asili nido e alla gestione dei rifiuti, con conseguente rafforzamento della raccolta differenziata e partecipata con i cittadini. Ulteriori temi sono il rilancio del piccolo commercio, delle infrastrutture di prossima, delle scuole, l'autonomia universitaria e il rilancio dello sport. L'attenzione alle periferie e alla casa saranno, infine, delle nostre indiscusse priorità».
In piena campagna elettorale anche l'altro candidato sindaco Mirko Di Bello, della coalizione civica "Adesso". Nei giorni scorsi Di Bello ha compiuto un sopralluogo nel mercato Fadini. «Il mercato - afferma il candidato - si presenta in uno stato a dir poco fatiscente, tutte le strutture necessitano immediatamente interventi strutturali, dalla copertura tettoia alla pavimentazione sconnessa, dai servizi igienici alla sicurezza dei luoghi di lavoro. Gli operatori denunciano uno stato di degrado che da anni si protrae in attesa che la situazione cambi. Reti idriche ormai totalmente abbandonate e box che perdono acqua rischiando di compromettere alimenti e indumenti destinati alla vendita e non solo, acqua che cade sui contatori, mettendo in pericolo anche la sicurezza degli operatori e di chi vive il mercato. Una condizione fuori controllo, di degrado insostenibile che sta polverizzando il morale dei cittadini. Una giornata intensa a tratti addirittura drammatica nel vedere tante situazioni di degrado insostenibile, gli operatori del mercato pagano per poter lavorare, e mancano i servizi, l’igiene e la sicurezza. Bisogna intervenire con urgenza. Sono rimasto scosso da alcune testimonianze, situazioni gravi di pericolosità della vita. Non si può assolutamente temporeggiare su questo aspetto. Dobbiamo attuare la politica del vecchio medico di famiglia che non aspettava che qualcuno lo chiamasse per intervenire, andava lui, in prima persona a controllare il suo paziente. Questo dovrà fare la nostra nuova politica, deve tornare per le strade, deve ascoltare la voce dei cittadini. Solo così possiamo risolvere i problemi comuni».
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