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La vertenza

Leonardo, i lavoratori da Paolo VI a Grottaglie. La Fiom sulle barricate

La protesta dei metalmeccanici della Cgil

Leonardo Paolo VI

La sede di Paolo VI di Leonardo

Nelle assemblee tenutosi lo scorso 25 febbraio, si è affrontato il tema del possibile trasferimento dei primi lavoratori del sito di Leonardo Elettronica di Paolo VI, presso lo stabilimento di Leonardo di Grottaglie.

A seguito dell’assemblea stessa, le organizzazioni sindacali insieme a tutti i lavoratori avevano deliberato che senza la visione di un accordo che tenesse insieme il tema dei luoghi di lavoro e dello sviluppo industriale, così come previsto dall’accordo di trasferimento, nessun lavoratore doveva essere trasferito dal sito di Taranto Paolo VI.

"Nello specifico" si legge in una nota della Fiom Cgil "chiedevamo di discutere in un incontro dedicato: dettaglio degli investimenti previsti dall’Accordo Quadro siglato il 15 luglio 2022; mission del sito e sinergie con la Divisione Aerostrutture al fine di creare a Grottaglie uno dei 18 poli di eccellenza Leonardo previsti, anche in virtù della presentazione del nuovo piano industriale che era previsto per l’11 marzo; sopralluoghi congiunti con RSU/RLS di entrambe le Divisioni per verificare gli spazi dedicati ad accogliere i Lavoratori; cronoprogramma dettagliato dell’eventuale spostamento di tutti i Lavoratori con una data certa di inizio e fine lavori; comunicazione aziendale di differimento della data di trasferimento per i Lavoratori che avevano già ricevuto comunicazione.

L’azienda dopo qualche giorno ha comunicato alla RSU lo spostamento della data di trasferimento al 19 marzo, fissando una data di un primo sopralluogo poi avvenuto lo scorso 6 marzo.

Nel sopralluogo sono emerse alcune criticità soprattutto rispetto alla gestione dei luoghi in comune (parcheggi e mensa) tra le divisioni, oltre che un’assenza ben definita rispetto a quando saranno operativi i laboratori e le aree classificate come protette, che evidentemente impediscono di dare tempi certi sull’effettivo iter del trasferimento da un sito all‘altro.

Nella giornata di martedì, nonostante tutti questi problemi gestionali ed un’assenza di confronto su tutti gli altri temi citati ed ancora una volta in maniera del tutto unilaterale, l’azienda ha distribuito e comunicato ai lavoratori di riporre tutto il materiale necessario a svolgere l’attività lavorativa in cartoni dedicati entro la giornata di lunedì, per poi essere spediti nel sito di Grottaglie.

Come Fiom riteniamo assolutamente irrispettoso questo atteggiamento, pertanto consideriamo nulla la comunicazione fornita dall’azienda e diffidiamo la stessa nel procedere al trasferimento.

Inoltre, con la responsabilità che ci contraddistingue, fin dalla firma dell’accordo quadro di trasferimento siglato a luglio 2022, abbiamo sollecitato l’azienda a darci periodici riscontri effettivi circa gli investimenti e ricadute occupazionali previsti dall’accordo stesso, ma abbiamo sempre avuto risposte elusive e poco chiare.

Pertanto, la segreteria della Fiom di Taranto, a fronte delle recenti novità e di uno scenario completamente stravolto rispetto a quello previsto alla firma dell’accordo del trasferimento, considera necessario sospendere l’avvio del trasferimento stesso dei lavoratori, fino a quando non avremo chiari sia tutti gli elementi gestionali ed organizzativi legati al trasferimento, ma anche fino a quando non saranno chiari tutti gli scenari futuri intorno al perimetro del sito di Grottaglie, che inevitabilmente potrebbero impattare le lavoratrici ed i lavoratori della Divisione Elettronica".

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