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Le vertenze
25 Febbraio 2025 - 18:10
Acciaierie d'Italia e Leonardo divise tra gas e petrolio: ore cruciali
Acciaierie d’Italia e Leonardo: due tra le vertenze più importanti del territorio tarantino e pugliese si avvicinano ad una svolta - o comunque ad un cambiamento che potrebbe essere radicale. Ad accomunarle, anche, il possibile approdo tra Taranto e Grottaglie di due potenze emergenti, che potrebbero avere un ruolo fondamentale nella complessa partita che investe un pezzo importante del sistema Italia: l’Azerbaijan e l’Arabia Saudita.
Riguardo all’ex Ilva, oggi, martedì 25 febbraio, ci si aspetta la relazione comparativa finale sulle offerte ricevute da parte dei commissari straordinari, che la presenteranno al ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso. Sarà quest’ultimo domani, 26 febbraio, a portarla a Palazzo Chigi per un vertice con la premier Giorgia Meloni. Gli stessi commissari sono reduci dal viaggio nella capitale azera, dove hanno incontrato i vertici di Baku Steel Company e della holding statale Azerbaijan Investment Company Ojsc, per discutere della cessione dell’ex Ilva. Baku SC è considerata avanti rispetto all’altra concorrente, l’indiana Vulcan Green Steel, che fa parte della galassia di Jindal; più defilato il fondo di investimento statunitense Bedrock Industries.
Ma oggi è anche il giorno dell’avvio del grand tour della delegazione dell’Arabia Saudita negli stabilimenti Leonardo di Nola, Pomigliano, Grottaglie e Foggia - quello cioè della Divisione Aerostrutture. Un tour che arriva dopo il memorandum siglato a fine gennaio tra Leonardo, il ministero saudita degli Investimenti e l’Autorità Generale per l’Industria militare, per valutare investimenti e opportunità per collaborare nell’aerospazio e nella difesa E’ in questa chiave, spiega l’agenzia Radiocor, che secondo quanto si apprende questa visita va interpretata: nei giorni scorsi anche il condirettore generale di Leonardo, Lorenzo Mariani, ha sottolineato la volontà di collaborare con Riad su programmi esistenti, come Eurofighter e NH90, per fargli acquisire un know how industriale in vista del possibile ingresso nel progetto di lungo termine per il caccia di sesta generazione (programma Gcap) accanto a Italia, Regno Unito e Giappone. Da capire se la visita della delegazione in Italia sarà anche funzionale al possibile investimento saudita nella divisione Aerostrutture per la quale Leonardo è alla ricerca di un partner. E come noto l’amministratore delegato Roberto Cingolani ha annunciato l’individuazione di un “coinvestitore”. La Divisione Aerostrutture ha riportato un margine operativo lordo negativo per 168 milioni nel 2024 (-161 nel 2023) su 746 milioni di ricavi (636 milioni l’anno precedente). A pesare come un macigno è il momento difficilissimo vissuto da Boeing, che di Grottaglie è monocommittente.
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