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Lavoro

Vertenza Hiab, scelto chi proverà a salvare il sito di Statte

Oggi importante riunione al Ministero delle Imprese e Made in Italy

Lo stabilimento stattese

Lo stabilimento stattese

Nuovo incontro oggi, 30 gennaio, al Ministero per le Imprese e Made in Italy per la vertenza Hiab di Statte. Erano presenti le segreterie nazionali, territoriali con i rispettivi delegati  Rsu di Fim, Fiom e Uilm.

«L’azienda ha dichiarato che il 28 febbraio, per quanto riguarda l’avanzamento gru, termineranno le lavorazioni. Quindi il primo marzo avvieranno la cassa integrazione straordinaria, correlata a degli accordi» dice dalla Uilm Raffaele Petricciuolo. «Tra due settimane verrà presentato il piano industriale che darà avvio alla legge “234”», continua «nella giornata di oggi verrà firmato tra azienda e agenzia la questione dell’advisor che si spera porti aziende ad acquisire il sito di Statte. L’agenzia ha già operato in Puglia. Noi lavoratori speriamo, dopo questa ingiustizia lavorativa, nel buon esito delle operazioni».

In una nota, la Fiom nazionale spiega che «l’appuntamento odierno è servito ad aggiornare la struttura ministeriale circa i contenuti dei vari incontri susseguitisi sino ad ora con l’azienda. Più precisamente si è fatto il punto rispetto all’incontro del 10 dicembre presso Confindustria Taranto e ai contenuti del relativo verbale che indica, di fatto, i dettagli che potrebbero costituire l’impegno tra le parti. Come Fiom - dicono i metalmeccanici della Cgil - abbiamo ribadito la necessità che si dia subito mandato all’advisor per avviare la campagna di scouting alla ricerca di un soggetto disponibile ad investire sul sito di Statte. L’azienda ha precisato di aver individuato nella società di consulenza Vertus il soggetto preposto a tale servizio, non negando al contempo di aver già vagliato alcune proposte di soggetti interessati. Abbiamo inoltre evidenziato come sia assolutamente necessario valutare con attenzione la decorrenza della Cigs, anche alla luce della consistenza degli attuali volumi produttivi. Inoltre, con riferimento al sito di Minerbio, abbiamo sottolineato l’esigenza di conoscere quanto prima il piano industriale che sveli di fatto le reali intenzioni della multinazionale.

Su questi e sugli altri temi oggetto del possibile accordo, si darà seguito al confronto, con un primo aggiornamento fissato al prossimo 13 febbraio, data che potrebbe sancire l’ufficiale avvio della procedura ai sensi della legge 234».

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