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Il caso

Clamoroso: SailGp chiede i soldi indietro agli albergatori

La denuncia di Confcommercio: il Comune non aveva avvisato gli operatori del turismo. In fumo centinaia di prenotazioni per le camere già bloccate

SailGP

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Un caso clamoroso scuote gli albergatori tarantini: SailGp chiede agli albergatori la restituzione degli acconti che erano già stati versati per l'edizione 2025. Che però non si farà. Ovvio, quindi, che SailGp chieda i soldi indietro, ma il problema, sollevato da Confcommercio, è che il Comune di Taranto non aveva avvisato gli operatori che la tappa non ci sarebbe stata. Nessuna comunicazione, afferma l'associazione dei commercianti. Con tutta uan serie di conseguenze, soprattutto per la programmazione delle prenotazioni.

«Vogliate provvedere a restituirci gli acconti e le caparre versate”. Poche ed  inequivocabili  parole - il racconto di Confcommercio -  per intimare alle imprese dell’ospitalità del tarantino di rimborsare le somme ricevute  già da mesi per le prenotazioni delle camere e degli alloggi in vista della tappa tarantina della quinta  edizione  del Rockwool Sail Grand Prix 2025.  Una vera e propria doccia fredda è quella che si è abbattuta sulle strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere di Taranto e provincia, raggiunte nelle scorse ore da una laconica comunicazione inoltrata  dagli uffici britannici della organizzazione di Sail GP».

«Il sindaco Rinaldo Melucci - ricorda Confcommercio - nel corso della conferenza stampa di fine anno aveva avanzato dubbi sulla possibilità di realizzare la tappa ionica della  regata internazionale dei catamarani volanti, fissata per il 6 e 7 settembre 2025. Ragioni di bilancio avrebbero  indotto il Sindaco ad annullare l’evento».

«Siamo però – dichiarano  Marcello De Paola e Cosimo Miola  presidenti di Federalberghi e Federalberghiextra Confcommercio Taranto -  nel campo delle ipotesi perché una motivazione ufficiale non c’è. Quel che è davvero grave è che già da mesi circa 400 camere tra Taranto e provincia  risultano bloccate per una decina di giorni nel periodo che va da fine agosto  alla seconda settimana di settembre e che l’organizzazione del gran premio ha già versato acconti e caparre a hotel, B&B e strutture ricettive varie che ora vengono infatti richiesti per mancato utilizzo degli alloggi. Si tratta di cifre importanti a più zeri, la cui restituzione rappresenta un doppio danno per le attività alberghiere e extra alberghiere  interessate che ovviamente hanno cancellato la disponibilità delle stanze  e dei posti letto dai portali di promozione in un periodo strategico per le attività del turismo. Quindi, non solo vengono meno le prenotazioni e va restituito il danaro delle caparre, ma si prefigura un doppio mancato guadagno, come ci è stato confermato anche da alcune importanti strutture ricettive del territorio che hanno dovuto rinunciare a gruppi proposti da importanti tour operator che hanno deciso di rivolgersi altrove».  

«Il Comune non mai ufficializzato la rinuncia all’appuntamento sportivo,  e se gli uffici amministrativi e le direzioni delle imprese non avessero ricevuto la lettera degli organizzatori del gran premio, mai avrebbero saputo che l’evento era stato annullato. Siamo esterrefatti – concludono De Paola e Miola- da questo comportamento che manifesta tutta la disattenzione dell’ Amministrazione verso le imprese del territorio, e la improvvisazione con la quale si affronta la materia del turismo che è fatta di progettualità e programmazione, e che non può essere affidata ad una estemporaneità che denuncia l’assenza di visione. Chiediamo un immediato confronto con l’Amministrazione comunale in merito a quanto sta accadendo,  a fronte anche dei danni che verranno a determinarsi per la   stagione turistica 2025 già parzialmente compromessa».

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