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Il Siderurgico

"Appalto ex Ilva, sicurezza a rischio"

Brigati (Fiom) scrive ai commissari di Acciaierie d'Italia

Francesco Brigati

Francesco Brigati

"Riteniamo indispensabile avviare un confronto per condividere un protocollo di sicurezza e legalità al fine di garantire il rispetto della disciplina legislativa in materia di salute e di sicurezza e nei luoghi di lavoro tramite azioni di prevenzione e di controllo, l'abolizione del fenomeno del dumping contrattuale e del sistema di subappalto a cascata che determina una compressione dei costi, con conseguente riduzione dei diritti e delle tutele per i lavoratori, una maggiore difficoltà di controllo e scarsa qualità del lavoro".

È il segretario della Fiom Cgil Taranto, Francesco Brigati, a scrivere una lettera aperta ai commissari di Acciaierie d'Italia. Ricordando il recente infortunio di un operaio dell'appalto, investito da una scarica elettrica, Brigati evidenzia la necessità di maggiori tutele per i lavoratori.

"Il dumping contrattuale" denuncia il sindacalista "è un fenomeno dilagante all’interno di Acciaierie d’Italia che procura un danno ai lavoratori non solo dal punto di vista economico ma anche di sicurezza sul lavoro così come abbiamo rappresentato, in occasione della venuta a Taranto del ministero del Lavoro Calderone, attraverso la consegna del dossier in cui abbiamo evidenziato tutte le criticità che rivengono dall’applicazione sbagliata del contratto applicato ai lavoratori, che da metalmeccanico viene trasformato in multi servizi, causando un abbattimento del costo del lavoro, l'adozione di inadeguate misure di prevenzione e protezione, una non corretta gestione delle tariffe Inail, calcolate esclusivamente sulla base delle attività lavorative, e della sorveglianza sanitaria, effettuata esclusivamente in relazione ai rischi presenti nella sede aziendale".

Per Brigati "l’appalto dell’ex Ilva non può risaltare alle cronache soltanto quando le imprese rivendicano il pagamento delle scadenze delle fatture, che puntualmente scaricano sui lavoratori, ma è necessario intraprendere un percorso virtuoso e condiviso con le parti sociali capace di traguardare le sfide future della transizione ecologica preservando la professionalità dei lavoratori, attraverso un bacino occupazionale, e garantendo trasparenza, sicurezza e legalità nell’affidamento degli appalti".

La richiesta è quindi quella di "definire un protocollo di sicurezza, anche con il coinvolgimento del Prefetto di Taranto, Confindustria e le parti datoriali coinvolte, per stabilire migliori condizioni per i lavoratori dell’ex Ilva e dell’appalto".

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