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La vertenza

Hiab, drammatico confronto a Roma

L'azienda vuole chiudere lo stabilimento stattese

Hiab

Lavoratori in sciopero davanti allo stabilimento Hiab di Statte

Si è  tenuto presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy il previsto incontro tra le delegazioni di Fim - Fiom - Uilm e la dirigenza di Hiab Italia al fine di conoscere la decisione di quest'ultima sulle prospettive produttive ed occupazionali dello stabilimento di Statte, Minerbio e Argelato.

L'Azienda, dopo che nelle precedenti occasioni aveva ribadito di non avere assunto decisioni nel merito, ha di fatto sciolto ogni riserva annunciando ufficialmente di voler cessare le produzioni sul sito di Taranto e riproponendo sostanzialmente la volontà di accentrare in quello di Minerbio l’intera attività produttiva nazionale al fine di costituirne un “polo d’eccellenza”.

Fim, Fiom e Uilm in una nota "ritengono del tutto inaccettabile tale decisione oltreché offensiva nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori dello stabilimento di Statte, in aggiunta a quella poco credibile circa la prospettiva sui siti di Bologna, che stanno esaurendo la Cassa integrazione ordinaria e che sono vincolati alle forniture di Statte.

I lavoratori e le lavoratrici del sito di Statte, dallo scorso 15 ottobre, sono in mobilitazione e presidiano incessantemente lo stabilimento rivendicando il sacrosanto diritto alla ripresa di quell’attività, che proprio grazie alla loro professionalità, ha garantito ad Hiab di guadagnare la propria posizione di leadership nel settore. Mentre i lavoratori di Bologna hanno aperto lo stato di agitazione perché vogliono una garanzia occupazionale a fronte del piano industriale. Per questo motivo Fim – Fiom – Uilm, hanno annunciato unitariamente che si opporranno in tutti i modi alla chiusura del sito ed ai licenziamenti e ritengono l’unica strada percorribile la reindustrializzazione del sito, con o senza Hiab".

Il Ministero ha avanzato la proposta di affrontare la vertenza attraverso i contenuti della L.234/21, e dunque attraverso la continuità produttiva e industriale affrontando i temi occupazionali o del sostegno al reddito dei lavoratori. Da ciò affrontare la reindustrializzazione anche con la ricerca di un nuovo soggetto industriale che si renda disponibile all’acquisizione e all’investimento nel sito di Statte. Hiab dovrà inoltre presentare un piano industriale realizzabile per tutti i siti.

L’Azienda dopo un’accesa discussione ha accettato la proposta del ministero.

A tal proposito l’Azienda e le Organizzazioni Sindacali si sono date appuntamento a Roma il prossimo 12 novembre e, successivamente, verrà riconvocato il Tavolo ministeriale per procedere nella discussione. Proseguirà intanto il presidio, già in essere alla fabbrica di Statte.

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