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Taranto

Comparto 32, i commercianti: «Ora il sindaco sia chiaro»

Confcommercio sferza il Comune

L'area del Comparto 32

L'area del Comparto 32

Basta tergiversare. Il Consiglio comunale e la maggioranza a Palazzo di Città devono pronunciare una parola chiara sul cosiddetto "Comparto 32": è la richiesta che viene oggi da Confcommercio.

Il Tar di Lecce con propria sentenza del 15 febbraio scorso aveva accolto il ricorso della società Marchetti annullando così - per "deficit motivazionale" - la delibera del Comune di Taranto con la quale  veniva rigettata la proposta di suddivisione della Sottozona 32, propedeutica alla realizzazione del progetto presentato dalla società ricorrente. "E’ trascorso molto tempo da quella sentenza e ad oggi non è dato sapere quale sia la posizione dell’Amministrazione Comunale in merito alla vicenda  del Comparto 32", lamenta l'associazione dei commercianti

«Si ha notizia che il Comune di Taranto si sarebbe costituito in grado d’appello, promuovendo  ricorso al Consiglio di Stato. Un atto dovuto,  partorito tuttavia in un contesto politico di scarsa chiarezza. E’ importante  che  il ricorso allo strumento giuridico sia avvalorato – afferma Giuseppe Spadafino, vice presidente vicario di Confcommercio Taranto- da un atto di indirizzo politico che emerga dal confronto tra  tutti i consiglieri delle forze politiche rappresentante in Consiglio Comunale e che chiarisca la posizione dei  partiti e dei loro rappresentanti in seno al Consiglio».

Giuseppe Spadafino

«Non comprendiamo la ragione per la quale sia stata rigettata la recente mozione di alcuni consiglieri dell’opposizione che avevano chiesto di riportare il tema in Consiglio Comunale proprio per fare chiarezza su alcuni aspetti della vicenda e conoscere le motivazioni del ricorso», prosegue Spadafino.

La costituzione di parte civile del Comune deve essere supportata da un documento che dal punto di vista politico-amministrativo  dia contezza della visione  della maggioranza e soprattutto del sindaco Rinaldo Melucci e sgomberi il campo dai tanti dubbi e mezze verità  che aleggiano attorno alla vicenda del Comparto 32, è la richiesta di Confcommercio

«Si ha notizia di continue pressioni  su esponenti della maggioranza a Palazzo di Città, finalizzate ad  aprire la strada agli investimenti privati ed alle speculazioni edilizie nell’area in questione. Confcommercio – continua Spadafino - chiede il confronto politico sia approfondito ed  esplicativo di quella che è la visione di città della Giunta Melucci, che faccia anche comprendere  se  il  rilancio del Borgo e di Città Vecchia, e il  contrasto alla periferizzazione, rappresentino una priorità per il Sindaco Melucci ed in che modo intenda opporsi – e non solo formalmente come abbiamo già visto nel precedente ricorso, privo di motivazioni - all’allungamento del tessuto urbano, verso aree di pregio naturalistico,  che dovrebbero avere invece tutt’altra funzione per il loro valore ambientale».

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