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La polemica

Il Pd si schiera con i commercianti (e contro il Comune)

Botta e risposta tra Palazzo di Città e Confcommercio, il partito prende posizione

Via D'Aquino, cuore del commercio del Borgo umbertino (foto d'archivio)

Via D'Aquino, cuore del commercio del Borgo umbertino (foto d'archivio)

Il Partito democratico di Taranto condivide pienamente quanto espresso da Confcommercio e dal suo presidente Leonardo Giangrande riguardo alla situazione critica del Borgo.

«Le recenti dichiarazioni dell’assessore alla Cultura, Angelica Lussoso, che ha criticato i commercianti per la chiusura domenicale dei negozi durante la Mobility Week, dimostrano ancora una volta la distanza tra l’amministrazione comunale e le reali problematiche del settore del commercio a Taranto - afferma Giuseppe Tursi, segretario cittadino del Pd - È inaccettabile che si continui a ignorare le difficoltà di un’area che, un tempo simbolo di vitalità e centralità economica, è oggi segnata da una progressiva decadenza».

Giuseppe Tursi, segretario cittadino Pd Taranto

«Certamente  la segreteria cittadina del Pd  di Taranto provvederà a stretto giro a convocare un incontro sul tema con i rappresentanti delle associazioni di categoria al fine di affrontare in un confronto schietto e aperto tutte le questioni che sono alla base della complicata situazione in cui versa il commercio tarantino e che in genere  determinano l’immagine sofferente del Borgo Umbertino».

Intanto la segreteria cittadina è «al lavoro su molteplici fronti e su diversi temi di interesse dei cittadini, con riferimento ai vari rioni della città. Nella serata di lunedì infatti, si è tenuto un confronto, il primo di tanti, in particolare su Soprintendenza e Nave Garibaldi, al quale hanno preso parte l’onorevole Ubaldo Pagano e parte del mondo sindacale. Sul primo tema in particolare - evidenzia Tursi - il nostro parlamentare ha comunicato l’intenzione di ritirare la sua interrogazione per cercare di avviare un’azione condivisa con gli esponenti della maggioranza del territorio jonico che “dovrebbero” far fronte comune in difesa della propria terra. L’obiettivo è prima di tutto comprendere quali siano le reali intenzioni del nuovo Ministro della Cultura, per poi  porre in essere tutte le attività mirate a restituire a Taranto il maltolto , e  mi riferisco a  quei segmenti della Soprintendenza sottratti in passato».

«Su Nave Garibaldi, si è discusso della paventata ipotesi che non sia  destinata né a Taranto, né a Genova, ma addirittura acquisita da stranieri. Il valore di incontri come questo, e come il prossimo che punterà i fari sul commercio cittadino, è quello di aprirsi alla città e ascoltare, con una cadenza puntuale, i tarantini su problematiche di diretto interesse pubblico. Così il Partito democratico di Taranto vuole essere concretamente tra la gente, per le strade, nelle piazze».

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