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Bari
23 Settembre 2024 - 06:29
Carabinieri
BARI - Mentre proseguono incessanti le indagini per chiarire quanto accaduto nella notter tra sabato e domenica a Molfetta con la tragedia che ha portato alla morte una 20enne di Bari e al ferimento di altri tre ragazzi, si rincorrono le dichiarazioni del mondo politico e istituzionale:
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano: “Stanotte un dramma annunciato si è consumato a Molfetta dove è morta una ragazza di 19 anni durante l’ennesimo scontro tra bande criminali che si contendono il controllo dei locali e della spaccio collegati alla movida. Non si possono escludere nuovi eventi nell’immediato collegati a questo gravissimo omicidio. Il fenomeno ha già provocato il ferimento di una ragazza a Trani e addirittura la morte a Barletta di un bravo ragazzo la cui perdita ha sconvolto l’intera comunità. Ed altri innumerevoli episodi sentinella di quanto avvenuto stanotte. Serve uno scatto investigativo importante e coordinato e il supporto dell’intera cittadinanza. I gestori delle discoteche e dei locali, vittime anch’essi di questa dinamica probabilmente mafiosa, avevano dato l’allarme per tempo e sono pronti a collaborare per la tutela dei nostri ragazzi e delle loro attività. Andare ai funerali, fare i post su facebook e attuare temporanei momenti di controllo non basta più: occorre far sentire a questa gente la forza dello Stato e alle vittime dei continui atti di violenza la sicurezza cui hanno diritto. La Puglia non puó tornare indietro. La nostra reazione deve essere durissima”.
Il Sindaco di Bari Vito Leccese: “Sono profondamente addolorato per quanto accaduto la scorsa notte a Molfetta. Il mio cordoglio e quello della comunità metropolitana sono rivolti alla famiglia, che in queste ore piange la scomparsa di una ragazza di appena 19 anni, Antonella Lopez. Un dolore che non si può accettare né comprendere umanamente. Non conosciamo ancora la dinamica di quanto accaduto ma spero che gli autori di questa tragedia vengano assicurati alla giustizia. Questi episodi di crescente violenza che continuano a perpetrarsi nelle nostre città, soprattutto in contesti frequentati da giovani, ci impongono un'attenta riflessione e un'azione di responsabilità collettiva”.
La nota congiunta dei deputati pugliesi del Partito Democratico Claudio Stefanazzi, Ubaldo Pagano e Marco Lacarra: “Quanto è avvenuto la notte scorsa in una discoteca di Molfetta lascia attoniti e dimostra quanto grave sia l’emergenza sicurezza nell’area del nord barese. Il decesso della diciannovenne è un dramma che scuote la comunità molfettese e impone una risposta esemplare da parte delle istituzioni. Il caos scatenato in quella discoteca è un pericoloso sintomo della recrudescenza dei fenomeni mafiosi nel territorio. Scene da far west che ci fanno tornare indietro di decenni e che lo Stato deve far di tutto per reprimere, a cominciare dal fornire un supporto concreto, di personale e risorse, alle autorità di pubblica sicurezza nelle nostre città. La nostra vicinanza va ai cari della giovanissima ragazza che ha perso la vita nel modo più assurdo - continuano i deputati dem – nella speranza che i responsabili siano presto individuati e, soprattutto, che le nostre comunità possano ritrovare la serenità minacciata quotidianamente da episodi del genere."
On. Michele Picaro (ECR - FdI): "Siamo giunti a un punto in cui la sicurezza dei nostri giovani è messa gravemente a rischio anche nei luoghi di svago e intrattenimento. Quanto accaduto a Molfetta, nel Barese, con la tragica morte della giovane Antonella Lopez e il ferimento di altre persone, è l'ennesima conferma che non possiamo permettere che le nostre città diventino scenari di guerra tra bande criminali. Non è più accettabile che un genitore permetta ai propri figli di uscire per una serata di divertimento senza avere la certezza che possano fare ritorno a casa sani e salvi. È necessario un intervento deciso e coordinato da parte dello Stato, affinché questi luoghi di intrattenimento non si trasformino in campi di battaglia e affinché chi semina terrore venga assicurato alla giustizia. La sicurezza dei nostri figli non può essere messa in secondo piano. È fondamentale rafforzare le misure di prevenzione e controllo nei locali, con una presenza forte delle forze dell'ordine. Siamo vicini alla comunità di Molfetta: a loro va tutta la nostra solidarietà e il nostro impegno".
Il deputato della Lega, Davide Bellomo, componente della Commissione Giustizia della Camera: “La violenza delle mafie sul territorio pugliese è una vera e propria emergenza sociale. La tragica vicenda di Molfetta, che è costata la vita a una giovane donna, è l’ennesimo episodio dove sono coinvolti personaggi delle organizzazioni criminali spietati e senza scrupoli. Serve un’azione immediata da parte dello Stato per dare risposte efficaci in termini di contrasto e controllo assoluto del territorio. Il governo ha già fatto molto, ma c’è ancora tanto da fare per estirpare un cancro che da decenni tiene in ostaggio interi quartieri delle nostre città. La politica delle foto con i parenti dei mafiosi è oggi più che mai inaccettabile. Serve un’inversione di tendenza, in termini di cultura, per creare un tessuto sociale più sano rispetto al passato, ma anche il pugno duro contro clan sanguinari che condizionano la vita della gente onesta. Si può e si deve fare. O lo fa il centrodestra, senza fare sconti a nessuno, oppure saremo condannati a registrare tanti altri episodi come quello che oggi giustamente, in maniera trasversale, stigmatizziamo”.
Dichiarazione On. Elisabetta Piccolotti - deputata di Alleanza Verdi e Sinistra: “La sparatoria di questa notte a Molfetta in cui è stata uccisa Antonia Lopez è stato un evento terribile, il segno di una degenerazione che richiede una risposta veloce e ferma delle forze dell’ordine e dello Stato. Tutti dovrebbero concordare che la prima garanzia di sicurezza in un paese come l’Italia è data dalla forza con cui si contrastano le mafie, anche a livello economico e sociale. Invece mentre la criminalità organizzata allargava i suoi traffici, diffondeva la sua cultura tra i giovani e mutava il suo agire coinvolgendo professionalità in campo economico ed informatico il Governo si preoccupava di aumentare le pene contro gli attivisti politici e le diminuiva per tanti reati fiscali che sono parte del circuito con cui le organizzazioni criminali ripuliscono il proprio denaro. Il dramma di Molfetta ci ricorda che dobbiamo dire basta: chiediamo il potenziamento degli strumenti investigativi e penali a disposizione delle Procure Antimafia e contemporaneamente l’apertura di una discussione seria in Commissione Antimafia al fine di comprendere quali norme vanno cambiate per fermare le attività criminali in questo territorio e quali momenti di partecipazione sociale e associativa sia necessario organizzare affinché ci sia una risposta diffusa e corale a difesa della legalità. È impensabile che la Commissione Antimafia debba restare ferma per mesi sul caso dossieraggio, cioè il caso di un servitore infedele dello Stato che passava notizie riservate ad alcuni giornalisti.
Abbiamo l’urgenza di occuparci con maggiore forza delle organizzazioni criminali che si stanno mangiando interi territori, della quantità inaccettabile di armi che circolano in alcune aree del paese, e infine di come la mafia stia distruggendo, come in questo caso, anche le vite dei più giovani proponendo un modello di vita criminale che sempre più spesso diventa ‘socialmente tollerato’. Per tutte questa ragioni domani depositerò un’interrogazione e chiederò l’apertura di un ciclo di audizioni in Commissione Antimafia su quanto accaduto”.
Il sindaco di Bitonto, Francesco Paolo Ricci: “Quello che sta accadendo nel nostro territorio è inaccettabile. Le nostre città sono diventate terreno di conquista per i gruppi della criminalità organizzata che, come invasori, arrivano, creano subbuglio, gettano le comunità nel panico e poi spariscono, lasciandoci a fare i conti con la paura e la violenza. Non possiamo più accettare questo stato di cose. È necessario un impegno serio e concreto da parte del governo per il rafforzamento dei presidi delle forze dell'ordine, soprattutto su un territorio vasto come il nostro. Noi sindaci facciamo l'impossibile per amministrare le nostre comunità, ma lo Stato deve essere più presente. Il governo deve inviare più uomini, perché i cittadini perbene devono poter vivere e lavorare sentendosi al sicuro. Non si può morire a 20 anni e non possiamo continuare ad avere paura per la vita dei nostri figli ogni volta che escono di casa. Sono a conoscenza che il prefetto e il questore, che ringrazio sempre, sollecitano spesso i ministeri competenti, ma io stesso sono ancora in attesa di incontrare il ministro, dopo una richiesta fatta diversi mesi fa, a seguito di episodi di sparatorie in cui poteva accadere quanto è accaduto a Molfetta. Esprimo tutta la mia solidarietà al sindaco Tommaso Minervini e alla comunità molfettese, ferita da un episodio così drammatico. Questo tragico evento, come tanti altri che stanno accadendo nei nostri territori, richiede un intervento deciso e regole più ferme. È un momento che ci impone una riflessione collettiva e un'azione concreta contro chi continua a portare violenza e morte nelle nostre città”.
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Testata: Buonasera
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