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La nota della Fiom

"Arpa, nuova stangata per Taranto"

Il Polo Microinquinanti a Bari. Accuse alla Regione

L’ospedale “Testa” sede del Dipartimento provinciale Arpa

L’ospedale “Testa” sede del Dipartimento provinciale Arpa

"Forte preoccupazione" per "la grave decisione di trasferire le competenze direzionali del Polo Microinquinanti dal DAP di Taranto alla direzione scientifica di Bari, accorpandolo al Centro Regionale Aria dell'Arpa Puglia" viene espressa dalla Fiom Cgil.

Per il sindacato "dopo il trasferimento del processo ambiente svenduto a Potenza, questo provvedimento rappresenta un’altra stangata per la città di Taranto".

Per il segretario Francesco Brigati "questa scelta potrebbe minare la funzionalità del Polo e la sua efficacia sia dal punto di vista dell'autonomia che da quello dell'operatività, causando, di fatto, il depotenziamento del polo di alta specializzazione, presidio importante per la città di Taranto e della provincia jonica.

Inoltre, con le risorse annue stanziate attualmente, che sono circa la metà degli impegni assunti con il Piano Taranto, si è determinato un grave sottodimensionamento del personale".

Ad essere stigmatizzati "i continui tagli, prima con la Legge Regionale n. 38 del 29/12/2023 e la successiva D.G.R. n. 18 del 22/01/2024 e poi con la legge di bilancio regionale anno 2023 (L.R n. 33 del 29/12/2022) e la successiva D.G.R. n. 27 del 24/01/2023" che, dice Brigati, "smentiscono nei fatti gli impegni assunti dalla Regione Puglia nei confronti della cittadinanza poiché il trasferimento avviene per volontà politica della Regione Puglia con il risultato che ad oggi il Piano Taranto risulta fortemente depotenziato".

Francesco Brigati 

Il timore della Fiom Cgil è anche che "questo cambio di direzione possa rendere difficili le nostre interlocuzioni con l'Arpa Puglia che, in più di una occasione, con il lavoro del Polo Microinquinanti, ci ha aiutato a mettere in luce alcune problematiche e criticità.

È proprio in questo momento cruciale e delicato per la vertenza ex Ilva che la Regione Puglia avrebbe dovuto, invece, aumentare le risorse per garantire la tutela dell' ambiente e della salute pubblica, attraverso le funzioni di vigilanza e di analisi che il Polo Microinquinanti svolge.

Il Presidente della Regione Emiliano intervenga direttamente su questa vicenda garantendo gli investimenti previsti dal piano Taranto affinché il tema ambientale non passi ancora una volta in secondo piano. Si passi dagli slogan ai fatti".

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