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Il caso
19 Agosto 2024 - 06:58
Un carcere - archivio
BARI - La violenta sommossa scoppiata sabato sera nel carcere di Bari, ha evidenziato ancora una volta le gravi problematiche del sistema carcerario pugliese. La protesta, avvenuta intorno alle 20:00, ha coinvolto una sezione del carcere popolata da detenuti comuni. Durante l'insurrezione, un agente di polizia penitenziaria è stato ferito e un infermiere è stato sequestrato, seppur successivamente rilasciato. I detenuti hanno incendiato materassi e coperte, costringendo le autorità a richiedere il supporto di altre forze di polizia e a richiamare in servizio il personale per fronteggiare la situazione.
Gennaro Ricci, Coordinatore Regionale della Polizia Penitenziaria della FP CGIL Puglia, ha commentato l'evento, sottolineando che la situazione attuale non sorprende. La regione Puglia, infatti, detiene il primato negativo per il sovraffollamento delle carceri e la carenza di personale. "Era solo questione di tempo prima che una situazione del genere esplodesse," ha dichiarato Ricci.
Già il 31 luglio scorso, la FP CGIL Puglia era scesa in piazza per chiedere il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) del corpo della polizia penitenziaria. In quell'occasione, i rappresentanti sindacali avevano incontrato il Sindaco e il Prefetto di Bari per discutere delle criticità che affliggono le carceri della regione, con particolare attenzione al carcere di Bari, che funge anche da hub sanitario per il sistema penitenziario italiano.
La situazione è stata definita drammatica, sia per il sovraffollamento che per la carenza di personale. Secondo i dati, al 31 luglio 2024, il carcere di Bari ospitava 388 detenuti contro una capienza prevista di 294, con solo 221 unità di personale in servizio, a fronte delle 258 previste in organico. Situazioni simili si riscontrano negli istituti di Foggia e Taranto, dove il personale è dimezzato rispetto al numero di detenuti presenti, rendendo l'ambiente esplosivo.
Istituto | Capienza prevista | Detenuti presenti | % Sovraffollamento |
---|---|---|---|
FOGGIA | 364 | 672 | 185% |
TARANTO | 500 | 910 | 182% |
ALTAMURA * | 52 | 85 | 163% |
LECCE "N.C." | 798 | 1183 | 148% |
TURI | 108 | 159 | 147% |
BARI "F. RUCCI" | 294 | 388 | 132% |
BRINDISI (1) | 152 | 198 | 130% |
SAN SEVERO | 61 | 77 | 126% |
LUCERA ** | 135 | 169 | 125% |
TRANI (femminile) | 32 | 39 | 122% |
TRANI (maschile)*** | 447 | 366 | 82% |
TOTALE REGIONE PUGLIA | 2579 | 3574 | 139% |
* Cc. Altamura pur essendo in Puglia è sezione distaccata di Matera
** cc. Lucera istituto a destinazione particolare solo detenuti protetti/riprovazione sociale
*** cc. Trani una sezione in ristrutturazione
(1) CC. Brindisi ha una sezione chiusa in ristrutturazione
La FP CGIL continua a chiedere rispetto per chi lavora in queste strutture e sottolinea la necessità di nuove assunzioni per garantire la sicurezza e i diritti dei lavoratori. L'episodio di sabato sera, secondo il sindacato, è la prova che non basta qualche centinaio di euro di aumento per risolvere una situazione così critica. Servono urgentemente rinforzi organici adeguati e rinnovi contrattuali dignitosi.
La FP CGIL esprime la propria solidarietà ai lavoratori coinvolti nella rivolta e chiede una discussione aperta sulla situazione delle carceri in Puglia, coinvolgendo tutti gli attori in campo per trovare soluzioni concrete e immediate.
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Testata: Buonasera
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