Cerca

Cerca

Il caso

La protesta nel Carcere di Bari: La Fp Cgil denuncia le condizioni critiche

Il caos da sovraffollamento sarebbe tra le cause delle tensioni interne agli istituti di pena

Un carcere

Un carcere - archivio

BARI - La violenta sommossa scoppiata sabato sera nel carcere di Bari, ha evidenziato ancora una volta le gravi problematiche del sistema carcerario pugliese. La protesta, avvenuta intorno alle 20:00, ha coinvolto una sezione del carcere popolata da detenuti comuni. Durante l'insurrezione, un agente di polizia penitenziaria è stato ferito e un infermiere è stato sequestrato, seppur successivamente rilasciato. I detenuti hanno incendiato materassi e coperte, costringendo le autorità a richiedere il supporto di altre forze di polizia e a richiamare in servizio il personale per fronteggiare la situazione.

Gennaro Ricci, Coordinatore Regionale della Polizia Penitenziaria della FP CGIL Puglia, ha commentato l'evento, sottolineando che la situazione attuale non sorprende. La regione Puglia, infatti, detiene il primato negativo per il sovraffollamento delle carceri e la carenza di personale. "Era solo questione di tempo prima che una situazione del genere esplodesse," ha dichiarato Ricci.

Già il 31 luglio scorso, la FP CGIL Puglia era scesa in piazza per chiedere il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) del corpo della polizia penitenziaria. In quell'occasione, i rappresentanti sindacali avevano incontrato il Sindaco e il Prefetto di Bari per discutere delle criticità che affliggono le carceri della regione, con particolare attenzione al carcere di Bari, che funge anche da hub sanitario per il sistema penitenziario italiano.

La situazione è stata definita drammatica, sia per il sovraffollamento che per la carenza di personale. Secondo i dati, al 31 luglio 2024, il carcere di Bari ospitava 388 detenuti contro una capienza prevista di 294, con solo 221 unità di personale in servizio, a fronte delle 258 previste in organico. Situazioni simili si riscontrano negli istituti di Foggia e Taranto, dove il personale è dimezzato rispetto al numero di detenuti presenti, rendendo l'ambiente esplosivo.

Prospetto Detenuti Presenti al 31 Luglio 2024

Istituto Capienza prevista Detenuti presenti % Sovraffollamento
FOGGIA 364 672 185%
TARANTO 500 910 182%
ALTAMURA * 52 85 163%
LECCE "N.C." 798 1183 148%
TURI 108 159 147%
BARI "F. RUCCI" 294 388 132%
BRINDISI (1) 152 198 130%
SAN SEVERO 61 77 126%
LUCERA ** 135 169 125%
TRANI (femminile) 32 39 122%
TRANI (maschile)*** 447 366 82%
TOTALE REGIONE PUGLIA 2579 3574 139%

* Cc. Altamura pur essendo in Puglia è sezione distaccata di Matera

** cc. Lucera istituto a destinazione particolare solo detenuti protetti/riprovazione sociale

*** cc. Trani una sezione in ristrutturazione

(1) CC. Brindisi ha una sezione chiusa in ristrutturazione

La FP CGIL continua a chiedere rispetto per chi lavora in queste strutture e sottolinea la necessità di nuove assunzioni per garantire la sicurezza e i diritti dei lavoratori. L'episodio di sabato sera, secondo il sindacato, è la prova che non basta qualche centinaio di euro di aumento per risolvere una situazione così critica. Servono urgentemente rinforzi organici adeguati e rinnovi contrattuali dignitosi.

La FP CGIL esprime la propria solidarietà ai lavoratori coinvolti nella rivolta e chiede una discussione aperta sulla situazione delle carceri in Puglia, coinvolgendo tutti gli attori in campo per trovare soluzioni concrete e immediate.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori