Rivolta al Carcere di Bari: rientrati nella notte i disordini, ma le tensioni restano

BARI - Sono rientrati nella notte i disordini che hanno scosso la Casa Circondariale di Bari, dove sabato sera è scoppiata una violenta rivolta. Durante le ore di tensione, un infermiere è stato sequestrato dai detenuti, ma fortunatamente è stato rilasciato senza riportare ferite e sta bene. Tuttavia, un agente della Polizia penitenziaria è rimasto ferito negli scontri ed è stato prontamente trasportato in ambulanza al pronto soccorso cittadino, dove è attualmente sotto osservazione.

Le forze dell'ordine sono riuscite a ristabilire l'ordine all'interno della struttura, ma la situazione rimane delicata. Secondo quanto dichiarato da Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria, "sono in corso le consequenziali attività per il ripristino dell’ordine e la sicurezza del carcere, ma i problemi rimangono tutti". Le parole di De Fazio evidenziano come la tensione all'interno della Casa Circondariale di Bari non sia un episodio isolato, ma il segno di un malessere profondo che continua a serpeggiare tra i detenuti e il personale penitenziario.

La rivolta, che ha messo in luce ancora una volta le criticità del sistema carcerario italiano, ha sollevato preoccupazioni sulla gestione della sicurezza all'interno delle strutture penitenziarie, già sotto pressione per il sovraffollamento e la carenza di personale. Il tempestivo intervento delle autorità ha evitato che la situazione degenerasse ulteriormente, ma resta evidente la necessità di affrontare le problematiche strutturali che affliggono il carcere di Bari, così come molti altri istituti penitenziari del Paese.

Il Segretario Generale De Fazio ha concluso il suo intervento sottolineando l'urgenza di "interventi concreti e non più procrastinabili" per garantire la sicurezza e il benessere sia del personale che dei detenuti. Le prossime ore saranno cruciali per valutare la stabilità della situazione e le eventuali misure che verranno adottate per prevenire ulteriori episodi di violenza.

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