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Gli scenari per il Porto
23 Aprile 2024 - 17:40
Oggi in Comune il Tavolo sul caso Ferretti
Il Gruppo Ferretti ha confermato la sua decisione. Il programma di bonifica e reindustrializzazione del sito ex yard Belleli nell’area portuale di Taranto che avrebbe comportato un investimento da oltre 200 milioni di euro non lo vedrà protagonista. Ad annunciarlo - anzi, ribadirlo - una nota diffusa nel pomeriggio di oggi, 23 aprile, dal Comune di Taranto. Da Palazzo di Città, dopo un Tavolo tenutosi sull'argomento, si prova a "guardare oltre". «Questo non significa che nella città dei due mari la riconversione economica sia destinata a subire un rallentamento», viene specificato, specificando come «lo stesso Gruppo annuncia di aver avviato interlocuzioni con una nuova figura imprenditoriale pronta a subentrare nel progetto».
Per il sindaco Rinaldo Melucci «recuperare le radici più profonde della nostra città a partire dal mare e dallo sviluppo della cantieristica navale di qualità deve essere la nostra mission ed è per questo che chiedo a tutti gli attori istituzionali (dal Governo all’Authority Portuale, dalla Regione alle organizzazioni sindacali ed imprenditoriali) di avviare tempestivamente quei processi necessari a favorire la realizzazione di nuovi progetti da parte di altre realtà imprenditoriali che hanno manifestato già il proprio interesse a puntare su Taranto. Partendo da questa possibilità - ha aggiunto Melucci- si deve lavorare senza sosta affinché nuovi stakeholder, nazionali o stranieri, vengano messi nelle condizioni di poter investire nella nostra area portuale, nell’ex yard Belleli. Anche perché non ci sono condizioni ostative a che ciò avvenga. Tengo a precisare che abbiamo sperato che il Gruppo Ferretti operasse un ripensamento, che tornasse sui suoi passi, che decidesse di dare seguito al suo progetto che prevedeva la realizzazione di un’area cantieristica dove poter dare forma ad imbarcazioni di lusso. Ma prendiamo atto di questa nuova eventualità che prevede il possibile subentro nel progetto di un altro imprenditore privato».
Il Tavolo su Ferretti si è svolto in parte da remoto
Melucci, che è anche presidente della Provincia, ha poi specificato che i due enti «intendono preservare ad ogni costo il lavoro degli uffici tecnici, che hanno egregiamente svolto tutta la parte istruttoria, in un contesto di grande complessità, specie per le implicazioni ambientali, e che riguarda ingenti investimenti pubblici e una importante ricaduta occupazionale ed economica per il porto ionico. Per evitare uno scenario di contenzioso, gli Enti locali si aspettano che il Gruppo Ferretti agevoli senza indugio il subentro nell'accordo di programma e nelle misure finanziarie relative ad altri soggetti privati, ritenuti affidabili dal comitato esecutivo della convenzione in parola, come possibile da art. 13 comma 2 dell'accordo. Chiediamo anche al Governo di convocare quanto prima il tavolo del CIS Taranto per l'approvazione delle eventuali rimodulazioni del progetto».
Intanto, in un incontro pomeridiano al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti si è discusso della Taranto Port Workers Agency, con riflettori puntati sulla copertura finanziaria dell'Ima e della clausola sociale aspetti entrambi importanti che meritano soluzioni più organiche finalizzare all'introduzione al lavoro. A darne notizia, la Fit Cisl. La proroga prevista nell'emendamento al Decreto Lavoro ancora in fase di discussione ha tempi lunghi e quindi il Mit sta verificato eventuali residui delle somme impegnate per poter garantire il traghettamento all'approvazione della citata proroga. La discussione si è ampliata anche al lavoro portuale ex art. 17 L.84/94 utile per gli scenari della TPWA.
«La buona notizia è che finalmente la vertenza ha un tavolo permanente al ministero con i dicasteri del MEF e Lavoro con la certezza di concretizzare il sospirato inserimento lavorativo nell'area portuale» dicono il segretario dei porti Fit Cisl Taranto Gianluca Semitaio ed il segretario Generale di presidio Fit Cisl Taranto Fausto Rossetti.
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