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Il Siderurgico

«Acciaieria di Taranto la più pulita del mondo», bufera sul commissario

Le reazioni alle parole di Tabarelli

precetto pasquale

Il precetto pasquale nell'ex Ilva - Foto Nuovo Dialogo

«Possiamo certamente dire, senza polemica, che quelle di Davide Tabarelli, uno dei tre commissari nominati dal Governo per l’ex Ilva, alla fine del precetto pasquale, alla presenza di tanti lavoratori, siano parole inopportune». Cosimo Borraccino, che ha partecipato al precetto pasquale nel Siderurgico in sostituzione del governatore pugliese Michele Emiliano, stigmatizza quella frase del commissario, “l’acciaieria di Taranto è la più pulita del mondo”, che sta destando molte polemiche, provenienti soprattutto dal versante politico di centrosinistra. «È una frase, quella dell’acciaieria più pulita del mondo, che Taranto non merita», dice Borraccino, per il quale «sarebbe giusto, a tal proposito, che il governo intervenisse subito, redarguendo il commissario. Non aggiungo nulla, proprio perché tutti sanno come stanno realmente i fatti».

Oggi il precetto pasquale nell'ex Ilva

Di «frase scioccante» parla il deputato pugliese del Pd, Ubaldo Pagano, per il quale «la decarbonizzazione, l’ambiente e la salute non sono più una priorità» del governo guidato da Giorgia Meloni.
Ancora, per Francesca Viggiano, vicepresidente dell'assemblea regionale del Pd, «ci sarebbe da urlare, intraprendere iniziative forti. Invece siamo accerchiati da un silenzio assordante. Un silenzio che il sindaco Rinaldo Melucci continua a voler coprire facendo riferimento alla cosiddetta "ordinanza ex Ilva" che usa come pezza a colori quando non vuole esporsi contro Fitto ed il Governo. Chiude la partita nominando l'ordinanza, quasi fosse la panacea di tutti i mali, quasi fosse un passaporto di legittimità per la sua coscienza. Il giudizio dinanzi al Tar è ancora lontano dalla conclusione. Quasi certamente sarà seguito da un altro grado di giudizio. Nel frattempo la città continua a soffrire, i cittadini continuano a non avere le giuste tutele ambientali e sanitarie».
Nella giornata di ieri il sindaco aveva chiesto «chiarimenti ed informazioni al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica sulle azioni che sono state intraprese allo scopo di affrontare e risolvere il preoccupante aumento dei livelli di benzene nell’aria». Per Melucci «la città di Taranto ed i suoi abitanti continuano ad essere gravati da una pressione ambientale non più sopportabile. È necessario che le Autorità competenti agiscano subito alla luce dell’altissimo rischio sanitario che si sta correndo. Ed è per questo motivo che chiediamo al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica informazioni precise e tempestive su quali iniziative abbia inteso intraprendere per risolvere il fenomeno dei picchi di benzene nell’aria ed eliminare al più presto gli effetti dell’inquinamento causato dalla produzione industriale dello stabilimento siderurgico».

Iaia: "Indotto, manteniamo gli impegni"

"Avevamo assunto un impegno con le aziende dell’indotto ex Ilva. A differenza dei passati governi targati PD -M5S, quell’impegno lo stiamo mantenendo.
Da Sace, infatti, arrivano 120 milioni di garanzie pro fornitori a copertura dell'80% dei crediti vantati da fornitori strategici verso Acciaierie d'Italia in amministrazione straordinaria.
In questi mesi non abbiamo lasciato da sole queste imprese e questi lavoratori ed, oggi, cominciano ad arrivare i risultati". Così l'on. Dario Iaia, deputato FdI/ Presidente Provinciale FdI Taranto.
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