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Il caso

Stipendio del Capo di Gabinetto, la Cgil: «Illegittimo»

L'organizzazione sindacale attacca il sindaco Melucci: «Non può fare come gli pare»

Il trattamento economico riservato al capo di gabinetto del Comune, Greta Marraffa, ormai è un caso. Non solo politico, ma anche sindacale. Nel mirino c'è soprattutto il sindaco Rinaldo Melucci.

«La FP CGIL - dichiarano il segretario provinciale della Fp Cgil, Cosimo Sardelli e il segretario aziendale Pietro Miceli - da sempre e sempre ha stigmatizzato l'uso e l'abuso che il sindaco Melucci ha fatto e continua a fare dell’art. 90 del d.lgs 267/2000 espressamente dedicato all'acquisizione di personale destinato a staff politico con assoluto divieto gestionale. Trattasi di personale a tempo determinato inquadrato nel CCNL del personale non dirigente che percepisce emolumenti omnicomprensivi di lavoro straordinario e produttività osservando l'orario di servizio del personale dell'ente».

Secondo l'organizzazione sindacale, al Comune di Taranto invece le cose andrebbero diversamente da una corretta applicazione delle norme: «Il sindaco di Taranto ha sempre dato una interpretazione personalistica dell’art. 90 e si ricorderanno le recenti polemiche proprio sull’orario di servizio non canonico ad uso del personale di staff. Ma questa volta il sindaco Melucci ha superato se stesso, proponendo alla giunta l'approvazione della delibera n. 72 del 01 marzo 2024che attribuisce al capo di gabinetto compensi che spettano per contratto nazionale al personale dirigente. Ha fatto pertanto una grave e confusa commistione tra l’art. 90 e l'art. 110 del d.lgs 267/2000».

«Non dovremmo ricordare al sindaco - spiegano i due segretari sindacali - che il trattamento accessorio della dirigenza spetta ai dirigenti in quanto incardinati nel contratto della dirigenza e non possono essere attribuiti a personale non dirigente, se non violando a diverso titolo i rispettivi contratti e attingendo pericolosamente a fondi finanziari diversi. Peraltro, il comune di Taranto, ha già il dirigente della direzione Gabinetto Sindaco probabilmente di assoluta e comprovata competenza. Se questi compensi dirigenziali sono proprio necessari, il sindaco può conferire al capo di gabinetto un incarico ex art. 110 d.lgs. 267/2000, sempre che ce ne siano i presupposti di legalità».

«Tanto premesso - concludono Sardelli e Miceli - invitiamo il sindaco di Taranto a procedere tempestivamente alla revoca della deliberazione di interesse, perché vi sono giurisprudenza contabile e risoluzioni dell’ANAC che hanno già deliberato sul tema.

Il sindaco non può fare come gli pare attribuendo alla giunta il potere arbitrario di fissare il trattamento accessorio del Capo di Gabinetto, che la legge attribuisce esclusivamente ai Contratti Nazionali».

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