Cerca

Cerca

La novità

Comparto 32, svelato il nuovo progetto: ecco cosa prevede

Il futuro dell’area a ridosso del centro commerciale Porte dello Jonio

Il mistero è svelato. Ieri mattina, nella magnifica dimora di Villa Pantaleo, l’architetto Enzo De Palma ha spiegato in grandi linee qual è la proposta progettuale che si vorrebbe realizzare nell’ormai famigerato Comparto 32, l’area a ridosso del centro commerciale Porte dello Jonio, in contrada Cimino Manganecchia.

I proprietari dei terreni, come anticipato dal nostro giornale nei giorni scorsi, rinunciano alla costruzione di medie e grandi strutture commerciali ed edifici residenziali, e propongono tutt’altro. Il gruppo di progettazione, del quale oltre a De Palma fanno parte gli architetti Sergio Scarcia, Uccio Cerino, Antonio Laghezza, propone di realizzare un parco verde, auditorium, un Centro Arti e Mestieri, servizi sanitari come hospice, un centro per gli ammalati di Alzheimer e altri servizi a supporto del vicino nuovo ospedale San Cataldo.

Un ultimo estremo e vasto lembo di suolo, quello esattamente alle spalle dell’attuale centro commerciale, si vorrebbe che fosse espropriato dal Comune per farne il primo lotto funzionale del Parco Regionale del Mar Piccolo. «L’obiettivo - ha spiegato l’architetto De Palma - è quello di giungere ad una pianificazione urbanistica condivisa per realizzare una iconica “Porta orientale della Città”, affinché quella che ora è una area marginale del territorio comunale si trasformi in una opportunità di sviluppo. Beninteso: niente cemento». Non a caso De Palma ha tessuto le lodi dei suoi colleghi di progettazione e delle loro specifiche qualità professionali: «L’architetto Scarcia, ex assessore e urbanista, è l’autore degli unici piani di recupero delle coste, sul versante orientale della nostra provincia; l’architetto Cerino, già dirigente dello Iacp e consulente del Comune di Taranto, è un maestro di rigenerazione urbana; l’architetto Laghezza è un esperto di bioarchitettura».

A dare mandato a procedere in questo senso sono stati, come detto, i proprietari dei suoli. Tra questi, appunto, la famiglia De Benedetto, proprietaria di Villa Pantaleo, residenza storica nel cuore di quell’area che da oltre vent’anni è oggetto di contesa tra chi vorrebbe espandere la città in quella direzione e coloro i quali, invece, ritengono che una città che anno dopo anno perde numero di abitanti non abbia affatto bisogno di confini sovrastimati. Il percorso proposto dall’architetto De Palma per giungere alla “pax” urbanistica è quello del protocollo d’intesa da siglare tra proprietari dei suoli, Comune e associazioni di categoria. Un atto che supererebbe anche il contenzioso amministrativo con la società Fratelli Marchetti, vincitrice al Tar contro la delibera con la quale il consiglio comunale aveva negato la costruzione di nuove strutture di vendita.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori