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La crisi del Siderurgico

Ex Ilva, prove di ripartenza

Cosa è emerso dal confronto tra commissario e sindacati

L'incontro tra sindacati e commissario

L'incontro tra sindacati e commissario

«Riteniamo positivo l'incontro di oggi a Taranto con il commissario dell'amministrazione straordinaria dell'ex Ilva. È un primo passo per l'avvio di un confronto costante per affrontare la situazione difficile e per ristabilire corrette relazioni sindacali in tutti gli stabilimenti. Il commissario straordinario ha dato disponibilità ad incontrare nei prossimi giorni i rappresenti sindacali di tutti i siti di Acciaierie d'Italia, a partire da Genova e Novi Ligure». Al termine del vertice con il commissario straordinario di Acciaierie d'Italia, Giancarlo Quaranta, a parlare sono Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil e Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia per la Fiom-Cgil

«Il Governo deve prevedere, oltre ai 320 milioni di euro, le risorse necessarie per assicurare la continuità produttiva, il funzionamento degli impianti, l'occupazione dei lavoratori diretti e degli appalti e l'ambiente. Per noi questo è un punto fondamentale» hanno aggiunto i sindacalisti, per i quali «l'assenza di manutenzioni ordinarie e straordinarie in questi anni ha portato alla situazione in cui siamo ora. Nel corso della discussione di oggi con il commissario dell'amministrazione straordinaria come Fiom-Cgil abbiamo posto la necessità di un accordo per la ripartenza, che riconosca il ruolo contrattuale delle lavoratrici e dei lavoratori, diretti e degli appalti, che sono gli unici che hanno difeso l'ex Ilva finora e che definisca gli interventi manutentivi ordinari e straordinari per garantire la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori e l’ambiente. Servono garanzie occupazionali per tutti i lavoratori compresi quelli di Ilva in AS così come previsto dalla clausola di salvaguardia occupazionale. Inoltre, occorre aprire una discussione condivisa sull'utilizzo degli ammortizzatori sociali prevedendo anche interventi per tutelare il salario dei lavoratori coinvolti, diretti e degli appalti». Ancora, per De Palma e Scarpa «mettere in sicurezza è la priorità da cui ripartire per rilanciare l'ex Ilva attraverso un'analisi della situazione e la messa in atto delle iniziative necessarie avendo a disposizione le risorse». 

Per la Fim Cisl il segretario nazionale Valerio D'Alò ha evidenziato che «l'incontro deve segnare l'avvio di un cambio di passo»: «È il momento di ripartire da zero, da quando le relazioni industriali erano in grado di fornire risposte su salute e sicurezza, su investimenti e rilancio» ha dichiarato D’Alò, presente insieme al collega della segreteria nazionale Ferdinando Uliano, all'incontro col nuovo commissario. «La vertenza è piena di nodi che negli si sono acuiti, bisognerà impegnarsi tutti verso una unica strada che porti il gruppo ex Ilva al suo rilancio in materia di sostenibilità e produzione. Questo - ha concluso D'Alò - farà tornare lavoro e fornirà le basi per ricucire i rapporti sociali lacerati con la comunità».

La Uilm ha «chiesto garanzie per i lavoratori dell'appalto e dell'Ilva in AS» e sottolineato «l'importanza di proteggere i lavoratori e gli impianti». «Quaranta sta lavorando per valutare la situazione degli impianti, ma non è ancora in grado di delineare gli interventi necessari e un cronoprogramma, e si procederà progressivamente» evidenziano i metalmeccanici della Uil. «Fermare gli impianti significherebbe chiudere definitivamente lo stabilimento. Nonostante la scarsità di materie prime, l'intenzione è di mantenere l'attività in corso con le risorse disponibili e pianificare l'approvvigionamento futuro. Nei prossimi giorni è previsto un ulteriore incontro per discutere della situazione».

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