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Il Siderurgico

Ex Ilva, la Fiom annuncia battaglia

«La crisi non la paghino i lavoratori»

Acciaierie d'Italia

Acciaierie d'Italia

Si è tenuta oggi, presso il consiglio di fabbrica di Acciaierie d’Italia, una riunione tra il coordinatore nazionale della Fiom Cgil Loris Scarpa e gli RSU e RLS della Fiom Cgil per discutere della complessa vertenza ex Ilva, «a partire dalle problematiche di sicurezza presenti in fabbrica, all’assenza di investimenti necessari a rilanciare la produzione di acciaio, alla mancata programmazione di interventi di manutenzione straordinaria e ordinaria e all’utilizzo massiccio della cassa integrazione», si legge in una nota del sindacato. Durante l'incontro, inoltre, «è stato ribadito che il tema della transizione ecologica non può avere luogo se prima non si interviene attraverso investimenti che rilancino la produzione di acciaio e crediamo che l’attuale management di ArcelorMittal abbia ampiamente dimostrato di non avere nessuna intenzione di fare degli investimenti sui siti dell’ex Ilva».

«A fronte di una situazione di assoluta criticità e incertezza, che mette a rischio la siderurgia in Italia e di tutto il sistema manifatturiero del Paese, crediamo sia indispensabile continuare a mobilitarci e a scioperare affinché il Governo avvii un confronto serio con le organizzazioni sindacali dando risposte ai lavoratori sul futuro occupazionale, industriale ed ambientale. Nei prossimi giorni saremo impegnati nelle assemblee con i lavoratori per costruire le iniziative di mobilitazione entro la data del 23 novembre, giorno in cui si riunirà l’assemblea dei soci di AdI, per impedire che il Governo e la multinazionale possano ancora una volta determinare, attraverso accordi parasociali, il futuro della siderurgia senza il coinvolgimento dei lavoratori», dichiarano Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia per la Fiom-Cgil e Francesco Brigati, segretario generale Fiom-Cgil di Taranto.

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