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Il fatto

Moria delle cozze, sindacati e associazioni chiedono l’intervento delle istituzioni a tutti i livelli

Mercoledì mattina vertice in Prefettura

La moria delle cozze

La moria delle cozze

«Delle 15.000 tonnellate di mitili prodotte a Taranto quest’anno, il 50% è stato venduto; della parte restante sono andate perse, a causa ancora una volta delle alte temperature registrate in Mar Piccolo, 7.000 tonnellate che, tradotte in termini economici, corrispondono a oltre 5 milioni di euro».

E' l'ennesimo grido di dolore lanciato dalle associazioni di categoria. In una nota congiunta a firma di: Emilio Palumbo dell'Agci Agrital Taranto, Carla Macripo’ dell'Unci Agroalimentare, Carlo Martello della Confcooperative Taranto, Cosimo Bisignano della Legacoop Agroalimentare Taranto/Dipartimento Pesca, Antonio Lafortuna della FAI CISL, Lucia Lapenna della FLAI CGIL e Vincenzo Guarino della UILA PESCA  si legge: «A contribuire al problema anche il mancato utilizzo del primo seno del Mar Piccolo. La perdita del seme chiaramente andrà a pesare su quella che sarà la stagione 2024, quando probabilmente sarà sensibilmente ridotta la quantità di prodotto da commercializzare.

Questa è la situazione con la quale devono fare i conti 30 aziende e circa 400 famiglie tarantine che vivono di mitilicoltura.
Di fronte a questo stato di cose, le nostre associazioni e i nostri sindacati si stanno muovendo già da tempo per chiedere un intervento a largo raggio delle istituzioni, iniziando dal tavolo convocato per mercoledì 2 agosto in Prefettura con il prefetto, Demetrio Martino, al quale ci siamo rivolti anche perché faccia da tramite col Governo.

Due le comunicazioni inviate di recente al Sindaco, con cui si è chiesta una urgente convocazione del tavolo della mitilicoltura, per affrontare certamente l’ emergenza caldo, ma anche i problemi strutturali del settore, ancora irrisolti: bonifiche Mar Piccolo, piano delle coste, realizzazione punti di sbarco, regolamentazione delle concessioni.

Al primo cittadino segnaliamo inoltre la necessità di procedere con la richiesta del riconoscimento dello stato di calamità naturale per il fenomeno della moria delle cozze. Abbiamo inoltre informato e coinvolto tutto il Consiglio comunale. Auspichiamo una manifestazione di concreta attenzione da parte di tutte le forze politiche sul tema.

Bene la richiesta dell’opposizione di una seduta monotematica della massima assise tarantina. Prima di questo, la problematica potrebbe essere oggetto di interesse della Commissione Ambiente del Comune di Taranto.

Sollecitiamo il Presidente della Regione Michele Emiliano e l’assessore regionale al ramo, Donato Pentassuglia, altresì affinché si convochi un incontro per affrontare la drammatica situazione, e a tutti  Consiglieri regionali facciamo un appello perché cerchino di individuare soluzioni al problema. In passato la Regione Puglia, in situazioni simili,  è intervenuta con delle azioni di sostegno, attingendo a risorse del bilancio regionale relative al Fondo di solidarietà per il settore della pesca e della mitilicoltura. Tali fondi si sono però nel passato rivelati totalmente insufficienti.

Avvertiamo dunque la necessità di un confronto con tutte le rappresentanze politiche regionali del  territorio per individuare percorsi di reale sostegno che aiutino la categoria ad affrontare questa ennesima difficoltà.

Vorremmo che inoltre si verificasse la possibilità che la Regione intervenga in modo più strutturale a favore di questo settore, che negli ultimi anni è stato letteralmente abbandonato a se stesso».

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