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Sanità

Emiliano: «Così assumeremo nuovi medici in Puglia»

Le dichiarazioni del governatore

Michele Emiliano in visita ad Asclepios 3

Michele Emiliano in visita ad Asclepios 3

Ha scelto la visita ad Asclepios 3, il nuovo padiglione del Policlinico di Bari, per parlare di passato, presente e futuro della sanità pugliese. Un Michele Emiliano a tutto campo, quello che sul tema forse più sentito dai pugliesi ha dato un annuncio sorprendente: «Cambieremo il sistema di reclutamento dei medici e del personale sanitario. I medici sono pochi e sono contesi  e per loro vareremo un sistema a sportello, con il quale qualunque medico italiano o europeo che volesse venire a lavorare in Puglia presenterà la sua domanda che verrà valutata immediatamente e si cercherà, dove ci siano vuoti di organico e non ci siano picchi di domande di assunzione, di assumerli immediatamente». Lo stesso governatore ha ammesso che si tratta di «una misura estrema, con il superamento delle procedure concorsuali standard» ma «necessaria a causa del deficit formativo, per attirare i medici pugliesi e non che lavorano fuori».

«Il sistema sanitario pugliese cresce – ha rivendicato il presidente a margine del sopralluogo - sette anni fa, quando sono diventato presidente, eravamo l’ultima regione italiana come livelli essenziali di assistenza, ma siamo cresciuti moltissimo, ora siamo tra le prime  regioni  italiane e siamo tra le poche regioni adempienti ai Lea. Siamo anche la regione che ha recuperato meglio e più di altre – lo dice Gimbe, un’autorità indipendente – il gap di liste di attesa accumulato durante la pandemia. Ma il governo nazionale in carica ha sostanzialmente tagliato i finanziamenti alla sanità, costringendo tutte le regioni a fare salti mortali per chiudere i bilanci». 

«Ieri in commissione sanità della conferenza delle regioni – dove ci sono tutte le regioni, anche quelle di centro destra – si stava pensando di proporre al governo e al parlamento un disegno di legge di iniziativa delle Regioni per aumentare nei prossimi tre anni il fondo sanitario nazionale di 4 miliardi di euro e non di due come è avvenuto quest’anno» ha aggiunto. «Questo serve a recuperare il minimo necessario a far funzionare il sistema sanitario che avevamo detto durante la pandemia che era stato eccessivamente tagliato».

Ancora, per Emiliano «la Puglia è all’offensiva, il Policlinico di Bari è all’offensiva per recuperare con questa struttura tutte le funzioni di assistenza. La Regione ha finanziato direttamente anche due nuove facoltà di medicina: a Lecce il MedTech, a Taranto la seconda facoltà e autorizzato per la Lum una facoltà privata. Avremo così nei prossimi anni circa 200 medici in più ogni anno». Tra gli investimenti rimarcati da Emiliano anche quello per l'ospedale San Cataldo di Taranto, «tra i più grandi ospedali in costruzione d’Italia».

Le critiche del centrodestra: «Poche idee e confuse»

«Leggendo le dichiarazioni di oggi del presidente Emiliano si evincono parecchie delle ragioni che hanno condotto la nostra sanità nello stato di emergenza in cui si trova: superficialità, poche idee e molto confuse. Sui medici il presidente annuncia: “assumeremo senza concorso!”. Come se nelle strutture pugliesi ci fosse penuria di camici bianchi per le prove selettive e non per una ragione molto semplice: i medici sono pochissimi rispetto alle necessità e a nulla serve optare per una misura a dir poco “straordinaria”, visto che nelle pubbliche amministrazioni si entra, in teoria, solo tramite concorso pubblico. E ancora: “un sistema sanitario è buono se c’è la qualità dei medici”. Ergo, la domanda sorge spontanea: Emiliano, per garantire la professionalità degli operatori in corsia, decide di assumerli alla cieca senza concorso? Siamo davvero senza parole: sono dichiarazioni che possono avere un impatto fortissimo sul servizio erogato ai cittadini e vengono rese con tanta leggerezza non priva di paradossi. Su questo chiederemo dettagli in Commissione a tutela della salute dei pugliesi perché è chiaro che la questione vada monitorata con la massima attenzione». Così il presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia, Paride Mazzotta

 

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