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Il Siderurgico

Acciaierie d'Italia, in 2.500 in cassa integrazione sino a fine anno

L'ultimo decreto sull'ex Ilva

Acciaierie d'Italia

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Acciaierie d'Italia può accedere direttamente alla cassa integrazione, senza consultare i sindacati come avviene con la procedura ordinaria: è uno degli effetti dell'ultimo decreto che interessa anche l'ex Ilva. Sono 2.500 i  lavoratori dello stabilimento siderurgico tarantino attualmente in cassa integrazione fino al 31 dicembre 2023. La continuità dell'ammortizzatore sociale, avviato a fine marzo con diversa procedura, arriva in forza al decreto legge n. 75/2023 sulla Pubblica amministrazione che consente alle aziende ritenute strategiche e con più di 1.000 addetti di proseguire la cassa sino a fine anno se non sono riuscite a completare la ristrutturazione in corso. All'articolo 42 il decreto stabilisce che l'ulteriore cassa integrazione è autorizzata "a domanda, in via eccezionale, in continuità con le tutele già autorizzate" e "per una durata massima di ulteriori quaranta settimane fruibili fino al 31 dicembre 2023, al fine di salvaguardare il livello occupazionale e il patrimonio delle competenze dell'azienda".

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