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Ryanair non conosce l’aeroporto di Grottaglie, la Uil: “Stiamo su Scherzi a parte?”

“Ormai la situazione sembra, a voler essere buoni, una grande sceneggiata degna di ‘Scherzi a parte’, per non dire una gran presa in giro, se non fosse che di mezzo c’è la gestione di una delle più strategiche aziende partecipate della Regione Puglia e il futuro di tante aziende e cittadini”.

Aldo Pugliese, Segretario generale della UIL di Puglia, commenta così le dichiarazioni di John Alborante, manager di Ryanair, che ha candidamente ammesso di non conoscere l’esistenza degli aeroporti di Grottaglie e Foggia.

“Ora è chiaro perché la Regione continua a non considerare i due scali attrattivi per i voli passeggeri – attacca Pugliese - : non li ha mai promossi nei confronti di nessuna compagnia. Certo, a queste condizioni è complicato che ci siano operatori interessati. Intanto, mentre la presa in giro continua, tra allungamenti di pista (Foggia) bloccati da permessi redatti con rapidità pachidermica e fantomatici e faraonici progetti cargo (Grottaglie) riproposti cronicamente nei piani regionali dei trasporti e mai realizzati (a proposito: i lavori non dovevano partire in giugno?) due aeroporti dalle potenzialità enormi restano chiusi, rappresentando solo un costo per la comunità. Infatti, è opportuno ricordare che Grottaglie, costato 1000 miliardi delle vecchie lire, ha in dotazione la pista più lunga del Meridione (3,2 km) ed è uno sfogo naturale, per ciò che concerne il trasporto aereo, non solo per la provincia tarantina e per parte del Salento, ma per tutto l’arco ionico, compresa Basilicata e nord Calabria. Lo stesso dicasi per Foggia, sbocco naturale per il turismo religioso, come dichiarato da Alborante peraltro, e per il Molise e Basilicata, sprovviste di aeroporto”.

“Intanto – continua il Segretario della UIL regionale – si prosegue a mettere pezze inutili, come il trasporto su gomma da Brindisi e Bari verso Taranto e Foggia. Un fallimento totale e conclamato, come dimostrano i numeri: i bus Taranto-Brindisi (75 km) costano alla Regione 1125 euro al giorno, per portare circa 3mila passeggeri all’anno (in media uno a corsa), praticamente degli enormi taxi privati sovvenzionati da fondi pubblici. Poco meglio è andata per i bus Bari-Foggia: 8300 passeggeri trasportati nel 2012 e 9750 nel 2013 (circa 3 a corsa), ma comunque un risultato pessimo. Insomma, i cittadini hanno dimostrato di bocciare la soluzione offerta dalla Regione Puglia, che tuttavia persevera diabolicamente”.

“E’ ora – conclude Pugliese – di iniziare a progettare un futuro, per gli aeroporti pugliesi, che si basi su una logica di interesse per il territorio, mettendo a sistema i quattro scali e promuovendoli su scala nazionale e internazionale, esattamente come avviene in tante realtà settentrionali”.

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