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CONTROVERSO
27 Ottobre 2025 - 06:00
"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.
Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:
Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica.
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La Poesia del Giorno, di lunedì 27 ottobre 2025, è:
VORREI DARTI
di FRANCESCO SPERANZA da Fondi (LT)
A te l’oro delle mie mani imbevute
d’artigiano potere dei secoli nella carezza immortale
attinta dall’anima cristallina negligente
scagliata impensante mai nociva
polvere messianica nella pace dei tempi
contro spade e missili di sacra crudeltà
a te perché badi al governo
d’ogni bellica nazione del mio cuore
frantumi l’astio nel miele dei tuoi baci
asservi me stesso agli agi dell’amore
volgi gli occhi al paniere di frutta ferita
che l’autunno regala ancora
e m’inviti a non tacere
a mobilitare le foglie in volo risorte
per darti di più
nel fiero compito a piacere di amarti.
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Recensione
Il tema di Vorrei darti è l’amore come dono totale, come atto di pace e di rinnovamento interiore. Francesco Speranza costruisce una poesia complessa e densa, in cui il sentimento si intreccia con immagini simboliche di forte potenza, quasi a voler fondere l’intimità dell’amore con il destino collettivo dell’umanità.
Il tono iniziale – “A te l’oro delle mie mani imbevute / d’artigiano potere dei secoli nella carezza immortale” – richiama un gesto antico, sacro e terreno insieme. L’amore viene rappresentato come un lavoro artigianale, un’arte che si tramanda nel tempo, capace di plasmare la materia fragile dei giorni in qualcosa di eterno. Il lessico, alto e ricercato, riflette la solennità del sentimento che il poeta vuole esprimere.
Nel cuore della poesia, la dimensione personale si apre a una più ampia: “Contro spade e missili di sacra crudeltà / a te perché badi al governo / d’ogni bellica nazione del mio cuore.” Qui l’amore diventa forza disarmante, risposta alla violenza, forma di resistenza morale. L’immagine della “nazione del cuore” è tra le più suggestive del testo: un regno intimo che solo l’amore può pacificare.
Lo stile procede per accumulo di immagini, quasi in un flusso continuo di pensiero e sentimento. La voce poetica non cerca equilibrio ma pienezza: offre, chiede, implora, si abbandona. I versi “E m’inviti a non tacere / a mobilitare le foglie in volo risorte” riportano la poesia a una dimensione vitale, dove la natura partecipa al moto dell’amore, testimone della sua capacità di rinnovarsi.
Il finale suggella il senso profondo del testo: “Per darti di più / nel fiero compito a piacere di amarti.” Qui l’amore diventa missione, atto di volontà e dedizione. Non più solo sentimento, ma scelta consapevole di vita, esercizio costante di generosità e presenza.
Con una lingua ricca di sfumature e una musicalità intensa, l'autore restituisce l’immagine di un amore che non si accontenta di emozione, ma aspira a trasformare la realtà stessa. Vorrei darti è una poesia che unisce pathos e riflessione, passione e coscienza: un canto d’offerta, luminoso e umano.
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