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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Pensando" di Giovanni Galluccio

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di sabato 27 settembre 2025, è:

    PENSANDO

    di GIOVANNI GALLUCCIO da Mondragone (CE)

    Provo e sospiro,
    l'avrei fatto!
    Ma a che prezzo?
    Devo e mi trattengo.

    Basta col passato!
    Penso e ricordo,
    ma rimane immutato
    fermo nel tempo.

    Il presente afferro
    devo, posso farlo!
    Agisco e mi comporto
    anche se sbaglio.

    Il futuro è lontano
    spero, lo desidero.
    Ci credo, però poco
    aspetto e lo creo.

       

    Recensione

    Il testo si concentra sul fluire del tempo nelle sue tre dimensioni, con un passaggio netto dal peso del passato alla possibilità concreta del presente e all’incertezza del futuro. Giovanni Galluccio costruisce una riflessione scandita da verbi che si rincorrono, quasi fossero passi obbligati di un percorso esistenziale. La lingua è chiara, diretta, a tratti colloquiale, e restituisce bene il tono intimo della confessione.


    La struttura è cadenzata da strofe brevi, dominate da enunciati rapidi e incisivi, che imprimono ritmo e decisione: “Basta col passato!”. Le ripetizioni verbali creano un andamento quasi martellante, mentre le antitesi tra dovere e desiderio, azione e memoria, delineano il contrasto interiore.


    Le immagini rimangono semplici, legate al tempo e al suo scorrere, ma aprono a un respiro universale: “Il presente afferro / devo, posso farlo!”. L’esplicito mostra un’apertura al futuro, meno certa ma comunque possibile, suggellata da un’attesa operosa. Il lettore avverte così la tensione costante tra la volontà di cambiare e la consapevolezza dei propri limiti, in una ricerca di equilibrio che non si conclude mai.


    La poesia propone una meditazione universale sulla condizione dell’uomo che oscilla tra passato immobile, presente vissuto e futuro da costruire, con un messaggio di consapevolezza e responsabilità personale. È come se la scrittura stessa diventasse lo strumento per non restare prigionieri dei ricordi, ma per trasformarli in energia vitale. In questo senso il testo non solo riflette, ma invita a un atto di coraggio quotidiano.

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