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Taranto

Controlli della Polizia, "stretta" sulle irregolarità nel commercio e scattano i provvedimenti

Le verifiche della Polizia di Stato ad attività commerciali: quattro persone denunciate

Polizia in azione

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Nell’ambito dei periodici controlli finalizzati a reprimere il fenomeno dell’abusivismo commerciale, il personale della Sezione di Polizia Stradale di Taranto ha effettuato un controllo amministrativo presso un autolavaggio ubicato nella centralissima via Principe Amedeo.

L’accurato controllo ha consentito di acquisire indizi utili a rilevare gravi irregolarità in merito alla violazione della legge speciale sulla gestione dell’attività di smaltimento rifiuti.

L’attività sarebbe stata svolta senza la prevista autorizzazione per la regolamentazione degli scarichi di acque reflue industriali.

Inoltre all’interno dell’autolavaggio e’ stato riscontrato l’allaccio abusivo della fornitura elettrica che nell’arco degli ultimi cinque anni avrebbe maturato un danno economici per l’Ente erogatore superiore a 50mila euro.

Nel corso della stessa attività, il personale della Polstrada ha proceduto al controllo di un servizio Taxi urbano con sede operativa poco distante dall’autolavaggio.

In quella sede è stato rilevato un allaccio fraudolento al contatore dell’energia elettrica per un danno economico stimato calcolato in circa 12mila euro.

Al termine dei controlli i titolari delle due utenze di forniture elettrica manomesse sono stati denunciati in stato di libertà perché ritenuti presunti responsabili del reato di furto di energia elettrica.

Inoltre il gestore ed il proprietario dell’autolavaggio sono stati anche deferiti all’Autorità giudiziaria perché ritenuti responsabili di aver avviato tale attività senza la le previste autorizzazioni per la regolamentazione degli scarichi di acque reflue industriali.

Infine nel corso di un controllo effettuato presso un’officina meccanica abusiva già posta sotto sequestro nell’agosto scorso i poliziotti hanno constatato che i sigilli posti a garanzia del procedimento amministrativo erano stati rimossi senza autorizzazione.

Tale violazione rappresenta un grave atto che compromette la regolarità delle attività di controllo e la trasparenza delle operazioni svolte all’interno dell’officina.

Pertanto gli agenti hanno apposto nuovamente i sigilli sulla strumentazione già sottoposta a sequestro amministrativo e lungo il perimetro delle attrezzature utilizzate per l’attività abusiva e hanno denunciato il titolare ritenuto presunto responsabile del reato di violazione dei sigilli.

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