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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"L'amore" di Elio Colella

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di martedì 8 aprile 2025, è:

    L'AMORE

    di ELIO COLELLA di Trasacco (AQ)

    Spazi infiniti
    solcati da corde vibranti
    motivi laceranti, turbolenti, infine
    sinfonia
    è l'amore.
    Freme ogni parte del corpo.
    La luna fra le stelle giaciglio ondeggiante
    mentre una scia d'argento sfiora con dolcezza
    il viso le braccia la pancia le gambe.
    Inondato di visioni e di carezze
    tutto il corpo
    in un turbinio d'emozioni.
    Immerso in un sogno:
    un prato verde punteggiato di papaveri rossi,
    su nell'aria allodole cinguettanti,
    in lontananza il canto del cuculo modulato dal vento di primavera.
    Pasce in questo quadro
    l'amore.

       

    Recensione

    È un affresco vivido e sensuale che traduce l’astrazione del sentimento amoroso in immagini fisiche, sonore e naturali. L’autore costruisce una progressione lirica che parte dall’evocazione musicale — “Spazi infiniti / solcati da corde vibranti” — per poi aprirsi a una corporeità intensa e coinvolgente.


    I versi brevi, spesso nominali, creano un ritmo incalzante, quasi percussivo, che restituisce la vitalità e l’urgenza del sentire. L’amore non è qui raccontato o analizzato, ma incarnato: ogni parte del corpo freme, si offre, si fonde in una dimensione che travalica il quotidiano. L'autore plasma il desiderio e la tenerezza in un paesaggio immaginifico: la luna, la scia d’argento, il prato punteggiato di papaveri, gli uccelli nel cielo. Elementi che non servono solo a incorniciare l’emozione, ma a rappresentarla concretamente.


    L’immagine conclusiva del “canto del cuculo modulato dal vento di primavera” suggella una visione onirica e intensa, dove l’amore trova finalmente un luogo dove pascere, dove essere. È una poesia che predilige il sensoriale al razionale, e che restituisce un sentimento vissuto nella pienezza dei sensi e della natura, in un abbandono quasi estatica.


    Si avverte una musicalità interna che accompagna il lettore, come se i versi stessi fossero mossi da un vento leggero, simile a quello che attraversa il campo descritto. Il linguaggio, semplice ma evocativo, non cede mai al sentimentalismo, mantenendo una purezza espressiva che accresce l’impatto emotivo. La scelta di non nominare direttamente l’amato o l’amata lascia che sia il lettore a completare il quadro, riconoscendosi in quelle immagini. Elio Colella costruisce così una poesia universale, capace di accogliere ogni lettura e ogni vissuto. L’amore, nella sua forma più libera e pulsante, diventa paesaggio, sogno, materia viva.

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