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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Ci sono terre" di Teresa Anna Biccai

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di sabato 29 marzo 2025, è:

    CI SONO TERRE

    di TERESA ANNA BICCAI di Ariccia (RM)

    Ci sono terre che non perdiamo mai
    di notte si annidano malferme
    dentro ai pugni
    per poi svanire all’alba già incomprese
    E sono terre dure, queste, pungenti
    radici di frontiere piantate in mezzo al ventre
    e a spingere ci dicono che in fondo
    le abbiamo sempre amate
    Di queste terre – dentro – abbiamo tutto
    coste, ragioni, catene
    miniere di licheni che tardano a morire
    e lotte già finite e cominciate
    che a vincerle cadiamo
    se mancano domani

       

    Recensione

    Un viaggio attraverso il legame profondo e indissolubile con luoghi che abitano la memoria e l’anima. L’autrice dipinge un paesaggio interiore fatto di terre che non si perdono, pur sfuggendo alla comprensione all’alba, come frammenti di sogni o nostalgie mai sopite.


    Il linguaggio è intenso e incisivo: le terre non sono solo spazi fisici, ma radici conficcate nel vissuto, “pungenti” e ineludibili. L’immagine delle “radici di frontiere piantate in mezzo al ventre” suggerisce una tensione costante tra appartenenza e distacco, tra ciò che ci definisce e ciò che ci sfida. C’è un senso di lotta interiore che attraversa l’intero componimento, un dialogo silenzioso tra ciò che custodiamo dentro e la necessità di lasciarlo andare o accettarlo.


    L’ultima strofa si carica di un senso di precarietà e lotta: le conquiste interiori e collettive sono esposte al rischio della sconfitta, e persino la vittoria può diventare una caduta se manca il domani. Qui emerge la riflessione sulla fragilità dell’esistenza e sulla ciclicità delle battaglie umane. Il verso finale, con la sua incisività, lascia un senso di sospensione, come se il destino di queste terre interiori dipendesse non solo dal ricordo ma anche dalla capacità di proiettarsi nel futuro.


    Teresa Anna Biccai riesce a trasmettere un sentimento profondo attraverso immagini evocative e versi incisivi, lasciando il lettore con una sensazione di struggente consapevolezza. Ci sono terre è una poesia che si insinua nei pensieri, portando con sé il peso di ciò che siamo e di ciò che, forse, non riusciremo mai del tutto a comprendere. La sua forza espressiva risiede nella capacità di trasformare emozioni complesse in parole essenziali, creando un equilibrio tra malinconia e forza interiore.

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