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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"I colori..." di Michelle Karker Fava

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di venerdì 28 marzo 2025, è:

    I COLORI

    di MICHELLE KARKER FAVA di Clusone (BG)

    I colori della tua assenza
    non esistono...
    sono invisibili
    trasparenti
    inconsistenti
    come la tua assenza
    che urla
    nel suo silenzio
    implacabile...

    I colori della tua assenza
    sono quelli della mia anima
    priva della tua
    e che ormai
    erra
    nell’attesa
    della presenza
    della tua assenza

    I colori della tua assenza
    non esistono...
    rimangono invisibili
    ma fanno male
    come il nero più intenso
    i colori della tua assenza...

       

    Recensione

    È un componimento che esplora il senso di vuoto e di mancanza attraverso un'intensa ricerca espressiva. Il testo gioca su un’apparente contraddizione: i colori di un’assenza che non esistono eppure pesano, diventano un’ombra persistente nell’anima di chi resta.


    La ripetizione anaforica del verso “I colori della tua assenza” scandisce il ritmo e rafforza il senso di una presenza negativa, un’assenza che non svanisce ma si fa sostanza, trasformandosi in un’eco costante. Il linguaggio è essenziale e tagliente, con versi brevi e incisivi che trasmettono un senso di sospensione e dolore trattenuto.


    L’ossimoro tra presenza e assenza si fa elemento chiave della lirica, delineando un contrasto che amplifica il senso di perdita. L’uso del colore – o meglio, della sua negazione – si carica di una forza emotiva profonda: ciò che non si può vedere diventa il segno tangibile di una sofferenza ineludibile. Il nero, citato nell’ultimo verso, diventa l’unico colore possibile, simbolo di un dolore assoluto e pervasivo.


    Michelle Karker Fava costruisce così una poesia di grande intensità emotiva, capace di trasmettere con pochi tratti un vissuto di solitudine e attesa, in cui l’assenza si trasforma in una dimensione concreta e ineludibile. La struttura circolare del componimento rafforza questa percezione, dando l’impressione di un pensiero che si ripiega su se stesso senza trovare una via d’uscita. Ne deriva un senso di immobilità e sospensione, come se il tempo stesso fosse fermo nell’ombra di quella mancanza.

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