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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Silenzio" di Milva Bertoldo

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di martedì 18 marzo 2025, è:

    SILENZIO

    di MILVA BERTOLDO di Isola Vicentina (VI)

    Silenzio
    di respiri assenti nel buio musicato
    di note immaginarie che si accavallano
    nella mente vuota di pensieri
    raccontano di come tu le avresti suonate.

    Silenzio
    quello che avrei pensato sarebbe stato
    e così è
    ora che l’assenza è sì vera
    da rendere il vuoto tanto ingombrante.

    Silenzio
    che fa frastuono ed esco per non sentirlo
    ma subito ritorno per ritrovare quei petali
    tuoi pensieri tra le pagine di un libro
    lì porto quei petali là dove sei, ti parleranno di me.

       

    Recensione

    La poesia esplora l’assenza e il suo peso emotivo, trasformando la mancanza in una presenza intensa e palpabile. Il silenzio diventa protagonista, non come semplice vuoto, ma come spazio carico di sensazioni, ricordi e suoni immaginati.


    La struttura della poesia, scandita dalla ripetizione della parola Silenzio, crea un ritmo sospeso, in cui il lettore viene accompagnato nel percorso interiore dell’autrice. La musica non suonata, i pensieri che si intrecciano e il vuoto che diventa quasi tangibile rendono il testo un’esperienza sensoriale e intima.


    Nella terza strofa, il silenzio si trasforma in frastuono, segno che l’assenza non è mai neutra, ma assume una forza quasi fisica. Il tentativo di sfuggirgli si scontra con il desiderio di restare legati al ricordo, rappresentato dai petali conservati tra le pagine di un libro. Questo gesto delicato diventa il ponte tra passato e presente, tra chi c’è stato e chi rimane.


    La poesia di Milva Bertoldo colpisce per la sua immediatezza e per la capacità di rendere il silenzio qualcosa di vivo e comunicativo. Il linguaggio, pur semplice, è carico di immagini forti che trasformano il dolore in un dialogo senza tempo con l’assenza. L’atmosfera malinconica non scivola mai nel patetismo, ma si mantiene autentica e composta, rendendo ogni parola densa di significato. In questa dimensione sospesa tra memoria e realtà, Silenzio si fa voce discreta di un sentimento universale, quello del legame che resiste oltre la presenza fisica.

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