Notizie
Cerca
CONTROVERSO
01 Marzo 2025 - 06:00
"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.
Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:
Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica.
.
La Poesia del Giorno, di sabato 1 marzo 2025, è:
IL DOLORE DI UN UOMO
di GIOVANNI CALDARONE di Torino
Non ho più terra per il mio albero
non ho più patria per il mio orgoglio
né sole che mi scaldi
né luna che rischiari le notti di terrore.
Non ho più lacrime
consumate sui feretri
di mille e mille sacrifici
di ignari innocenti,
non ho più orgoglio di patria
vago per terre senza mete
per salvare la mia vita
dalla ferocia dell'odio
e dal fragore delle armi.
Cosa c'entro io con il vostro odio?
L'odio che provate è solo vostro,
Io lavoravo la terra.
Cosa c’entro io con il vostro odio,
io vivevo in pace.
Cosa c’entro con il vostro odio,
il vostro odio ha distrutto il futuro
confuso le menti
ha sparso terrore e morte
tra chi non c’entra nulla.
Continuate la carneficina
ma lasciateci la pace.
♦◊♦ ♦◊♦ ♦◊♦ ♦◊♦
Recensione
Un grido di sofferenza e smarrimento, un viaggio nelle macerie interiori ed esteriori di chi si trova travolto da una guerra che non gli appartiene. Il poeta dà voce a un uomo sradicato, privato di ogni certezza: la terra, la patria, il calore del sole e la luce della luna diventano simboli di una sicurezza perduta, di un’esistenza che si sgretola sotto il peso della violenza.
L'anafora di "non ho più" rafforza il senso di privazione, di un'esistenza ridotta a un’ombra che vaga senza meta. L’immagine delle lacrime consumate sui feretri di innocenti sottolinea l’inutilità della sofferenza inflitta a chi non ha colpe. Il poeta ribadisce con forza l’assurdità dell’odio, una furia distruttiva che colpisce indiscriminatamente, lasciando solo macerie e disperazione.
La ripetizione insistente della domanda "Cosa c’entro io con il vostro odio?" rappresenta un'accusa e al tempo stesso una supplica: l’uomo in fuga non è un nemico, ma una vittima che chiede solo di poter vivere in pace. Il contrasto tra il suo passato da lavoratore della terra e il presente dominato dalla distruzione evidenzia il dramma di chi vede la propria vita stravolta senza un motivo.
Il verso finale è un ultimo, disperato appello: se la violenza deve continuare, almeno lasci che chi non ha colpe possa sottrarsi al massacro. Con parole semplici ma potenti, Giovanni Caldarone dipinge un quadro di dolore universale, in cui la voce di un singolo diventa il grido di tutti coloro che, senza colpa, subiscono la barbarie della guerra.
L'intera poesia è attraversata da un profondo senso di ingiustizia, che emerge attraverso immagini di distruzione e disperazione. Il poeta non si limita a descrivere il dolore, ma lo rende tangibile attraverso una struttura ritmica che amplifica il senso di impotenza. L'assenza di una risposta concreta nel testo sottolinea l’indifferenza del mondo, lasciando il lettore con una domanda sospesa: fino a quando l'odio potrà decidere il destino di chi vuole solo vivere?
I più letti
Testata: Buonasera
ISSN: 2531-4661 (Sito web)
Registrazione: n.7/2012 Tribunale di Taranto
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Piazza Giovanni XXIII 13 | 74123 | Taranto
Telefono: (+39)0996960416
Email: redazione.taranto@buonasera24.it
Pubblicità : pubblicita@buonasera24.it
Editore: SPARTA Società Cooperativa
Via Parini 51 | 74023 | Grottaglie (TA)
Iva: 03024870739
Presidente CdA Sparta: CLAUDIO SIGNORILE
Direttore responsabile: FRANCESCO ROSSI
Presidente Comitato Editoriale: DIEGO RANA