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CONTROVERSO

Poesia del Giorno

"Il confine" di Antonella La Frazia

Poesia del Giorno

"Poesia del Giorno" è un'estensione della rubrica settimanale "controVerso" dedicata alla poesia. Nasce per dare spazio alla vostra fantasia e ai vostri versi ispirati dalla quotidianità o dai vostri stati d'animo. Si è quindi deciso di pubblicare, in questo appuntamento giornaliero, le più belle poesie che vorrete inviare.

Chi fosse interessato a vedere un proprio componimento poetico pubblicato nella apposita sezione sul sito web Buonasera24.it e sui canali social della testata, dovrà:

  1. Seguire le pagine dei profili social di Buonasera: su Facebook e Instagram;
  2. Inviare una mail a controverso2019@gmail.com con il proprio nome, cognome, luogo di residenza e dichiarando nel testo della mail la paternità dell'opera. La poesia non dovrà superare i 30 versi.

Ogni giorno alle ore 9.00 una poesia, tra quelle più significative, sarà scelta, pubblicata e recensita, esclusivamente online, in questa rubrica. 

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La Poesia del Giorno, di venerdì 28 febbraio 2025, è:

    IL CONFINE

    di ANTONELLA LA FRAZIA di Apice (BN)

    L’uomo creò il confine
    per segnare il suo.
    Creò la patria per difenderlo.
    Creò l’onore per giustificarsi.
    L’uomo amò il potere
    e il potere ricreò l’uomo
    come supremo dio.
    L’inutile linea creò guerre.
    L’inutile guerra si dissetò
    alla gola dei morti
    di sangue puro.
    Inutile quel sangue,
    che ancora non basta a dissetare.
    Inutile il potere dei mortali.
    Inutile l’eredità che lascerà.
    Inutile chi la raccoglierà.
    Inutile l’uomo a questa terra,
    ma lui, purtroppo,
    ancora non lo sa.

       

    Recensione

    La poesia si impone con la forza di un monito universale, mettendo a nudo la natura autodistruttiva dell’uomo. In pochi versi incisivi e senza alcun orpello, l’autrice affronta temi cruciali come il potere, la guerra e l’illusione dell’onore, mostrando come essi abbiano segnato la storia dell’umanità con una scia di sangue e distruzione.


    L’uomo, creatore di confini per affermare il proprio dominio, si lascia soggiogare dall’ambizione e dalla brama di controllo, fino a perdere sé stesso. La poesia, attraverso un linguaggio essenziale e spietato, evidenzia l’inutilità delle conquiste ottenute con la violenza, destinate a lasciare solo macerie e dolore. La ripetizione della parola inutile diventa un’eco martellante che scandisce la vanità delle imprese umane: la guerra si nutre di vite, il potere si perpetua senza insegnare nulla, e l’eredità di morte che si tramanda di generazione in generazione appare priva di senso.


    Il tono disilluso della chiusa – ma lui, purtroppo, ancora non lo sa – colpisce con la forza di una sentenza inevitabile, ribadendo l’incapacità dell’uomo di imparare dai propri errori. Antonella Frazia costruisce un componimento asciutto e implacabile, che non lascia spazio a speranze illusorie, ma invita il lettore a riflettere sulla ciclicità della storia e sull’urgenza di una nuova consapevolezza. Il messaggio che emerge è chiaro: finché l’uomo non prenderà coscienza della propria fragilità e del peso delle sue azioni, continuerà a cadere negli stessi abissi. Una poesia che colpisce e scuote, lasciando un segno profondo nel lettore.

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    Commenti all'articolo

    • bmarfe

      28 Febbraio 2025 - 13:13

      La poesia di Antonella La Frazia dipinge un quadro desolante dell'umanità. Il controllo illusorio, il potere corrotto e la violenza insensata conducono a un nichilismo esistenziale. L'opera denuncia la follia umana, invitando a riflettere sull'assurdità dell'esistenza e sull'autodistruzione. Un pessimismo radicale permea i versi, lasciando un senso di impotenza.

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    • bmarfe

      28 Febbraio 2025 - 10:09

      La poesia di Antonella La Frazia offre un affresco impietoso e desolante della condizione umana, rivelando le contraddizioni e le tragiche conseguenze delle scelte umane. Ecco alcuni punti salienti della mia riflessione, evidenziando il profondo pessimismo che permea l'opera: - L'illusione del controllo: - La creazione di confini, nazioni e codici d'onore emerge come un disperato tentativo di

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